Il senatore pentastellato Maurizio Santangelo vuole vederci chiaro sull’ordinanza del sindaco di Trapani Vito Damiano che ha vietato la balneazione, 350 metri prima e dopo la Via Tunisi sul Lungomare Dante Alighieri. “Noi andremo fino in fondo alla vicenda, come sempre!”, dice il parlamentare grillino. L’ordinanza potrebbe – ed è quello che intendono accertare i Cinquestelle – “puzzare”. E non soltanto perché il divieto di balneazione è dovuto alla rottura delle condotte che trasportano i liquami della città al depuratore consortile. Rottura che si è determinata in un’area vicina alla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Rottura che ha portato la direzione dell’area protetta a diffidare il Comune a scaricare ciò che è rimasto nelle condotte in zone a ridosso della Riserva o nei suoi canali. Rottura che ha portato il sindaco a scegliere il male minore, quello di scaricare i liquami in mare aperto, appunto nella zona dell’ex albergo Cavallino Bia. Ma il senatore vuole approfondire la vicenda e rimanda alla manifestazione di qualche giorno fa del suo movimento a difesa del mare. “Quel giorno-scrive- non per caso ci siamo fatti una foto proprio su quella banchina, infatti abbiamo pure provveduto al prelievo di un campione d’acqua dal mare visto che molti dei partecipanti e per primi molti cittadini ci avevano segnalato degli odori poco gradevoli”.