TRAPANI, L’ASP METTE LA PAROLA FINE SULLA VERTENZA DEI 65 AUSILIARI DI “LOGISTICA OSPEDALIERA”

26 Agosto 2016

Sarà anche dura dirlo, in tempi di crisi, ma per i 65 dipendenti della “Logistica Ospedaliera” non ci sono margini di manovra. Il contratto della loro ditta con l’Azienda Sanitaria provinciale di Trapani scadrà tra qualche giorno, il prossimo 31 agosto, e non potranno più svolgere le loro attività negli ospedali del territorio. Non ci sarà una nuova gara d’appalto per assegnare il servizio. Non ci sarà dunque un posto di lavoro per i 65. L’ASP ha deciso di seguire un altro percorso che la direzione strategica ha voluto ribadire: “L’ASP di Trapani ha deciso da mesi di non prorogare un contratto con una ditta privata, in scadenza il prossimo 31 agosto, perché sta procedendo già da settimane ad assunzioni di personale ausiliario a tempo indeterminato.
E lo fa attraverso graduatorie pubbliche in vigore, e non scadute: quella per assunzioni a tempo indeterminato  di ausiliario specializzato valida fino al 31 dicembre 2016 e quella per le stabilizzazioni LSU, addirittura valida fino al 31 dicembre 2018”. I dipendenti della “Logisitica Ospedaliera” si sono finora occupati di supporto logistico, facchinaggio, portierato, trasporto salme e giardinaggio. E l’hanno fatto negli ospedali di Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Salemi, Pantelleria ed Alcamo. Il vertice ASP intende motivare la scelta di non indire una nuova gara e neanche di prorogare l’attuale attività dei 65 ausiliari sanitari: “Un percorso, quello di esternalizzare il servizio a dei privati, che fummo obbligati a fare, tra le proteste dei sindacati, quando nel 2011 furono soppressi parte dei posti previsti per le figure professionali di ausiliario specializzato, che bloccarono le assunzioni. Ora, riaperta la possibilità di nuove assunzioni, torniamo ad assumere altrettanti aventi diritto, così come ci eravamo impegnati a fare con i sindacati. E in una amministrazione pubblica si può assumere solo tramite procedure pubbliche. Affidare infine a ditte private, senza provate ragioni, servizi che possono essere svolti da personale pubblico, potrebbe configurare per un amministratore pubblico, anche l’ipotesi di danno erariale”. Il sindacato, Cgil e Uil in particolare, si è schierato con i lavoratori. Il contratto nazionale li avrebbe garantiti perché la ditta subentrante avrebbe dovuto tenere conto dei 65 per espletare i servizi che si sarebbe aggiudicata. Ma l’ASP, ed in tempi non sospetti, aveva indicato una nuova strategia che ora ha messo in atto. Il vertice dell’Azienda Sanitaria ha anche sottolineato di avere comunicato ciò che avrebbe fatto e con quali modalità all’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, chiamato in causa in questa vicenda per trovare una soluzione. E’ stato il suo compagno di partito, l’onorevole Paolo Ruggirello, a sollecitarne l’intervento. Ma Gucciardi non ha potuto che prendere atto delle scelte aziendali che l’ASP difende e rivendica. I 65 ausiliari possono entrare in gioco, allo stato attuale, soltanto se fanno parte delle graduatorie che l’Azienda sta prendendo in considerazione per le assunzioni del personale che dovrà dare continuità operativa alle attività in questione.

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