TRAPANI, DAMIANO: “ECCO CHI HA TENTATO DI OSTACOLARMI”

18 Agosto 2016

La presentazione del Documento Unico di Programmazione ha permesso al sindaco di Trapani Vito Damiano (nella foto) di mettere nel suo “mirino” gli avversari che hanno tentato di bloccare l’azione di governo della sua amministrazione. Due pagine durissime, quelle che portato la firma del primo cittadino, e che presentano un documento che il consiglio comunale dovrà esaminare e discutere prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2016, che la giunta ha approvato e che ora seguirà il percorso che porta al dibattito in aula, passando prima dalle commissioni e dal collegio dei revisori dei conti. Il bilancio 2016 è stato chiuso in pareggio con una stima di 256.668.752,15 euro. Prima del DUP e del bilancio in questione il consiglio dovrà confrontarsi sul consuntivo 2015. Lo farà alla fine del mese nella seduta del prossimo 29 agosto, convocata dal commissario ad acta nominato dalla Regione, che ha commissariato i Comuni che non hanno ancora approvato gli strumenti finanziari. Il DUP è uno strumento tecnico, frutto della nuovo sistema di definizione dei bilanci, ma nella sua premessa Damiano l’ha caratterizzato anche di valutazioni politiche.

“Non ho mai avuto una maggioranza consiliare”

Per il sindaco Damiano è una premessa importante: “Va precisato come l’attuale amministrazione abbia operato, sin dal suo insediamento, senza disporre di una maggioranza consiliare, come politicamente e tradizionalmente intesa, bensì avvalendosi di aggregazioni estemporanee che di volta in volta hanno sostenuto singoli provvedimenti, ovvero ne hanno deliberato sostanziali modifiche, ispirandosi talvolta a criteri di spregiudicato populismo, tale da snaturarne la natura e le stesse finalità”. Damiano fa anche un esempio: “Così può dirsi. a titolo esemplificativo, di modificazioni a previsioni tributarie ed ad agevolazioni tariffarie che hanno generato mancati introiti di significativa rilevanza e tali da costringere l’amministrazione ad operare estremi ed urgenti interventi per il ristabilimento degli equilibri di bilancio compromessi”. Le agevolazioni TARI (tassa sui rifiuti) su tutte.

“Consorterie politiche e potentati della burocrazia interna”

Damiano delinea lo scenario politico che ha dovuto subire, a suo dire, in questi anni: “E’ da ritenere che, al solo scopo di nuocere a questa amministrazione, rea di avere allontanato da sé le locali e tradizionali <consorterie politiche>, sia stata espressa da talune forze consiliari, ma anche da <potentati> della burocrazia interna, una subdola e virulenta opposizione nonché un irresponsabile ostracismo, che non hanno minimamente tenuto conto dei consequenziali danni alla collettività, mortificando e spesso snaturando l’azione amministrativa posta in essere che, se fosse stata adeguatamente sostenuta da un indispensabile senso civico e della responsabilità, avrebbe potuto, forse, esprimersi al meglio delle sue possibilità”.

“La scorciatoia della mozione di sfiducia”

Il sindaco inserisce la mozione di sfiducia, poi bocciata dal consiglio, nel “sistema anti-Damiano” e nella premessa del DUP ne fa riferimento: “Ed in tale contesto trova adeguata lettura la mozione di sfiducia al sindaco, prima mediaticamente diffusa e poi formalmente presentata, ma clamorosamente bocciata dal civico consesso, che, facendo emotivamente leva in maniera esclusiva su temi marginali di <ordinarie> inadempienze o di supposte inefficienze dell’amministrazione avrebbe voluto percorrere l’improponibile scorciatoia del commissariamento del Comune perché esso costituisce per taluno comoda premessa elettorale”.

“La riduzione dei trasferimenti”

Damiano indica un altro avversario che ha dovuto “combattere” in questi anni di governo della città. Un avversario “istituzionale”. “La costante e consistente riduzione dei trasferimenti di Stato e Regione – scrive il primo cittadino – anche quella applicata in forma subdola e subliminale attraverso lo <scarico> agli enti locali di competenze e, quindi, dei relativi non trascurabili oneri economici, o la sola incertezza di poter disporre di risorse certe ed adeguate, non ha potuto, ormai da anni, consentire l’approvazione in tempi ragionevoli del bilancio di previsione”.

“La nostra politica economica prudenziale e parsimoniosa”

Damiano passa ai meriti della sua amministrazione: “Solo una politica economica prudenziale e parsimoniosa, sostenuta dal necessario incremento della tassazione, fin dove si è reso possibile, dai continui e costanti tagli alla spesa e riduzione dei costi, nonché dalla contrazione degli investimenti non indispensabili, ha consentito a questa amministrazione di garantirsi una solidità economico-finanziaria che l’ha messa al riparo dagli ormai largamente diffusi rischi, se non addirittura condizioni, di pre-dissesto”. Il sindaco segnala e valorizza quella che rappresenta, a suo dire, una inversione di tendenza rispetto al passato: “E’ meritevole di citazione il perseguimento di un obiettivo che, per la sua portata, per i suoi riflessi sulla condizione attuale della finanza dell’ente ma, soprattutto, per i positivi riflessi sulla futura globale gestione dell’ente, ha consentito, dal 2014, dopo due consecutivi sforamenti del patto di stabilità interno, di rientrare nei suoi parametri assicurando stabilità e credibilità rispettivamente all’ente ed alla sua amministrazione”.

Vale solo il programma”

Damiano chiude la sua presentazione del DUP indicando il suo unico riferimento: “Il programma amministrativo, presentato a suo tempo agli elettori, a partire dal quale è stata chiesta e poi ottenuta la fiducia, è quindi il metro con cui valutare il nostro operato”.

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