Il bilancio 2015 dell’Airgest si è chiuso con una nuova perdita. Lo certifica il documento che è stato pubblicato sul sito della società di gestione dello scalo trapanese. Bilancio in rosso per 2.029.706 euro. Si tratta, come si legge nel bilancio di una perdita “mitigata nel suo ammontare complessivo dalla manifestazione economica della componente straordinaria di reddito derivante dal riconoscimento concreto di un ristoro per i danni maturati nell’ambito del conflitto ex risoluzione ONU 1973”. E’ il ristoro dei danni per la chiusura dell’aeroporto nel 2011 a causa dell’intervento militare in Libia. Nelle casse della società è arrivata la somma di 3 milioni e mezzo di euro, mentre un milione e mezzo è andato ai Comuni attraverso il Libero Consorzio Comunale con una serie di progetti per la promozione del territorio. Il ristoro complessivo è stato di 10 milioni di euro. Gli altri 5 hanno però seguito un altro profilo tecnico-amministrativo, relativo al sistema del prelievo fiscale. Dato che ha portato l’Airgest ad annunciare il taglio di una spesa finora fondamentale per l’aeroporto, quella per il co-marketing con la “AMS”, la società che si occupa dell’immagine della Ryanair, vettore che monopolizza lo scalo. Nella compagine societaria c’è stato il passaggio di consegne tra la Provincia regionale di Agrigento e Confindustria Trapani, che ha acquistato 1.209 azioni pari a 1.160,64 euro. Una presenza ancora simbolica che non raggiunge neanche l’uno per cento. Nel 2015, anno di riferimento del bilancio, Birgi ha raggiunto quota 1.586.992 passeggeri. Nel 2014 erano stati 1.598.571. Nel 2013 Birgi aveva registrato 1.878.557 passeggeri.