TRAPANI, IL SINDACO DAMIANO E LA MORATORIA PER IL PORTO

9 Agosto 2016

Forza Italia sul porto di Trapani ha un nuovo alleato, il sindaco Vito Damiano. I berlusconiani hanno finora contestato duramente il decreto Delrio che riorganizza i porti italiani e definisce le Autorità di Sistema. Il porto di Trapani farà quella dell’Autorità di Sistema della Sicilia Occindentale, con Palermo a fare da capofila e con la presenza dei porti di Porto Empedocle e di Termini Imerese. Soluzione che i forzisti considerano una seria minaccia all’autonomia del porto del capoluogo. Sono anche riusciti a coinvolgere il consiglio comunale che ha approvato una mozione. Hanno anche proposto di attivare le procedure per la moratoria di 3 anni, prevista dal decreto ma che deve essere chiesta dalla Regione. Il sindaco Damiano ha formalizzato la richiesta in questione con una nota inviata al presidente della Regione e per conoscenza al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ed al presidente dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando. Nella nota del primo cittadino si legge: “Il porto di Trapani, in quanto collocato in posizione centrale nel bacino del Mediterraneo, è stato da sempre considerato scalo ideale per tutti i traffici che attraversano il canale di Sicilia, sia commerciali che passeggeri, vivendo una propria autonomia con la costituzione nel 2003 dell’Autorità portuale, poi soppressa nel 2007 e quindi definitivamente liquidata in data 31 marzo 2009”. Da qui il riferimento alla mozione forzista approvata in aula: “Vista la delibera di consiglio comunale, avente ad oggetto: <<Quale futuro per il Porto di Trapani>>, nonché le numerose sollecitazioni pervenute dagli operatori portuali e dai settori industriali e commerciali dell’intera provincia con le quali viene espressa preoccupazione in ordine al futuro del comparto marittimo trapanese, al fine di tutelare il territorio rappresentato, si chiede di avviare l’iter per la richiesta e l’approvazione della moratoria di 36 mesi relativa al riordino della governance portuale che consenta alle amministrazioni locali, agli operatori portuali, alle componenti industriali e commerciali e a quant’altri vi abbiano diretto interesse, di esaminare approfonditamente le tematiche e le problematiche afferenti le relazioni e le interazioni dell’attuale realtà portuale trapanese con la nuova previsione dell’Autorità di sistema”. Damiano fa ancha una precisazione che è di sostanza. Sì alla moratoria ma anche sì al decreto che invece Forza Italia ha sempre contestato in toto: “La moratoria in questione, va precisato, non è finalizzata alla costituzione di un’autonoma Autorità portuale rispetto alla condivisa previsione normativa del decreto, ma dovrà consentire di elaborare un approfondito studio teso a dimostrare la necessità e opportunità di una spiccata autonomia del porto di Trapani, in quanto strumento di sviluppo locale inserito in un più ampio e articolato contesto strategico dell’Area Vasta della Sicilia Occidentale, in relazione al quale sono state già avviate, anche con lo stesso Ministero in indirizzo, concrete azioni di sviluppo e rilancio territoriale del sistema trasporti nel suo complesso, che non può prescindere e non tener conto anche di quello marittimo, con riferimento al traffico merci e passeggeri”.

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