TRAPANI, LUGLIO MUSICALE, FORZA ITALIA E L’AZIONE DI RESPONSABILITA’ CONTRO I PRECEDENTI AMMINISTRATORI

5 Agosto 2016

Voti decisivi, voti pesanti, quelli del gruppo di Forza Italia. Le modifiche allo statuto del Luglio Musicale Trapanese che “istituzionalizzano” la dotazione finanziaria di 430 mila euro per l’ente sono state approvate con 14 voti a favore e 4 astenuti. La presenza in aula del gruppo forzista – tutti allineati e coperti – è stata determinante per tenere i piedi i numeri d’aula e per rafforzare il fronte del sì ad un atto deliberativo che è arrivato a Palazzo Cavarretta con il parere contrario del ragioniere capo Gioacchino Petrusa. Voto politico, quello dei berlusconiani, pronti a bocciare “le proposte di altri consiglieri di ridurre la dotazione annua a 230 mila euro o a 300 mila euro”. Con la motivazione che le due soluzioni – la prima proposta da un emendamento del consigliere Mimmo Fazio – avrebbero portato, secondo il gruppo – “a volere, di fatto, chiudere l’attività dell’ente poichè con dette dotazioni ridotte l’ente può solo limitarsi a pagare gli stipendi del personale e non fare alcuna attività istituzionale, diventando un inutile stipendificio”. Ma i quattro consiglieri, Giuseppe Guaiana, Leonardo Peralta, Nicola Lamia e Giuseppe Ruggirello, con il loro voto favorevole alle modifiche statutarie, hanno aperto una vera e propria vertenza politica sul Luglio. Il messaggio al sindaco Vito Damiano è chiaro e forte sull’attuale gestione dell’ente, affidata al consigliere delegato Giovanni De Santis: “Non riteniamo corretto che a fronte della dotazione, già limitata di 430 mila euro, l’ente abbia speso negli ultimi due esercizi 2014-2015 soldi che non ha, senza autorizzazione alcuna e senza sapere poi chi dovrà pagare i debiti di gestione, non potendo condividere la giustificazione che se vi fosse stato il contributo della Provincia regionale non avremmo perso, dato che il contributo non è più erogato dal 2014 e bisogna prenderne atto e non spendere oltre”. Il sindaco Damiano ha dichiarato in aula che il bilancio 2015 del Luglio si è chiuso con una perdita di 90 mila euro, che sarebbe stata coperta, se fosse stata confermata la dotazione di 270 mila euro dell’ex Provincia. Ma l’ex Provincia ha chiuso i cordoni della sua borsa dal primo gennaio del 2014. Il gruppo forzista vuole chiarezza anche rispetto al passato. Nelle sue interrogazioni sul Luglio chiama in causa il suo vertice ed il Comune per l’azione di responsabilità contro i precedenti amministratori. Punto all’ordine del giorno di due riunioni dell’assemblea del Luglio che si sono svolte il 30 aprile ed il 7 maggio del 2014. Punto mai discusso su richiesta dei rappresentanti del Comune che hanno chiesto tempo per approfondire la vertenza. Azione di responsabilità approvata dal consiglio d’amministrazione dell’ente ma non dall’assemblea. Azione di responsabilità che aveva come suoi riferimenti: “l’investimento infruttuoso di Palazzo Lucatelli che ha impegnato oltre 700 mila euro dell’ente”, “il possibile conflitto d’interessi tra venditore e compratore”, “per non avere coltivato negli ultimi anni l’azione di recupero coattivo del credito relativo alla dotazione annuale 2004/2005 non erogato dal socio Provincia regionale di Trapani”, “per avere il consigliere delegato Galfano percepito compensi per la detta rivestita carica deliberati dal solo Cda e non dall’assemblea che aveva invece i poteri di fissare il compenso dell’amministratore”. I “precedenti amministratori” hanno un nome ed un cognome. Si tratta dell’ex sindaco Mimmo Fazio e dell’ex consigliere delegato Antonio Galfano, l’ex presidente della Provincia Mimmo Turano ed il rappresentante dell’ex Provincia Lorenzo Cascio. Gli anni “sotto accusa” vanno da marzo/aprile del 2009 a maggio/giugno del 2012. I consiglieri forzisti vanno al sodo. Nelle loro interrogazioni invitano il Comune a dire se ha concluso gli approfondimenti che avevano portato a rinviare il voto in assemblea sull’avvio dell’azione di responsabilità, se il consigliere De Santis “ha reso edotta la commissione d’indagine sul Luglio sulla questione aperta dell’azione di responsabilità contro i precedenti amministratori, Fazio Turano, Galfano e Cascio”, e se il Cda attuale ha invitato il Comune a “definire la vicenda assemblea rimasta aperta”. I forzisti si rivolgono anche al collegio sindacale per sapere se “ha redatto verbali con rilievi e se ha indicato, con verbali, agli amministratori in carica che essi possono assumere responsabilità patrimoniale per omissioni volontarie”, che potrebbero essere estendibili allo stesso collegio sindacale. Le interrogazioni forziste su ogni punto che hanno sollevato devono essere ritenute “quale formale richiesta di accesso agli atti amministrativi e di rilascio di copia di ciascun atto richiamato nei termini strettamente legali”.

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