Figlio ed espressione di un fallimento e di conseguenza fallimentare anch’esso. Il movimento “NOI” non ha dubbi, il voto, fissato per il prossimo 11 settembre, per l’elezione del presidente del Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia regionale) è delegittimato. Anzi, già nullo e porta con sè il rischio di ricorsi. Durissima la dichiarazione del coordinatore provinciale di “NOI” Nicola Tardia: “Secondo quanto stabilito dall’eccellentissimo ed ormai <<sbiancato>> Presidente della Regione Sicilia e dagli intellettuali del Pd che lo mantengono in vita, si dovrebbe votare il prossimo 11 settembre dopo tre anni di leggi approvate ed impugnate, proposte e modifiche interminabili, per arrivare all’attuale norma che tutto sembra piuttosto che il momento fondante di una nuova istituzione. Insomma si aggiunge confusione e si alimenta il collasso delle nostre istituzioni regionali. Non solo tutta la legge è un papocchio ma ci si sta rendendo conto che le eventuali elezioni sono già nulle prima di tenersi”. Tardia entra nel merito dell’eventuale nullità delle elezioni: “Il corpo elettorale che dovrebbe eleggere il presidente, nella nostra provincia come nelle altre, non è costituito e valido a termini di legge. Ci sono realtà come Castelvetrano senza consiglio e realtà come Alcamo che sono andate al voto con la nuova norma ed hanno il consiglio frutto della riduzione dei consiglieri. Ricordiamo infatti che il voto è ponderato e quindi il numero dei rappresentanti in consiglio è fondamentale! Insomma una legge inapplicabile ed elezioni inutili perché causeranno ricorsi e immobilismo ulteriore se già quello degli ultimi tre anni non bastava con i commissari che hanno distrutto ciò che di buono c’era nelle nostre Province”. Il conto pagato per l’abolizione delle Province, secondo Tardia, è salatissimo: “Non vogliamo drammatizzare, ma in mezzo a tutto questo ci sono servizi allo sbando, dalle strade alla scuola, alle strutture turistiche. Famiglie disperate, quelle di dipendenti che non prendono stipendio da mesi e quelle che non sanno cosa riserverà loro il futuro prossimo”. Tardia conclude rimandando ad una riunione di tutti i coordinamenti comunali del movimento per assumere una posizione politica sul voto se le elezioni non verranno rinviate ancora una volta. Ipotesi di lavoro che è al centro del dibattito politico all’Assemblea regionale siciliana. “NOI” è organizzato nei Comuni di Trapani, Erice, Alcamo, Castelvetrano, Marsala, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo e Gibellina.