Il consiglio comunale di Trapani si ferma ad un passo dall’approvazione della ratifica delle modifiche allo statuto del Luglio Musicale Trapanese. Modifiche definite negli anni ’90, nel 2009 e nel 2014. L’atto deliberativo è stato voluto fortemente dal consigliere delegato Giovanni De Santis che ha dovuto fare i conti con le ristrettezze finanziarie del Comune, da lui addebitate all’ostruzionismo della burocrazia di Palazzo D’Alì, ma che hanno, comunque, determinato tempi sempre più lunghi nel trasferimento della dotazione finanziaria di 300 mila euro, ridotta da 430 mila euro iniziali a causa di un’altra emergenza finanziaria, quella legata alla Biblioteca Fardelliana. Nelle casse del Luglio sono entrati finora soltanto 75 mila euro. La ratifica alle modifiche statutarie definisce il percorso della dotazione, con due soluzioni, una nel mese di gennaio di riferimento e l’altra, 50% per volta, alla fine del mese di luglio. La delibera conferma anche la dotazione finanziaria di 430 mila euro, ormai “stabilizzata” da qualche anno. L’atto deliberativo discusso stamattina in aula è arrivato con il parere contrario del ragioniere capo Gioacchino Petrusa che ha messo nero su bianco che l’amministrazione non può impegnarsi su una spesa che non è, al momento, in grado di sostenere. In sintesi, per il dirigente del settore Finanze, per il 2016 non ci sono soldi per il Luglio Musicale Trapanese. La delibera è stata definita dal segretario generale del Comune Raimondo Liotta, su richiesta del sindaco Vito Damiano. E’ dunque arrivata in aula con il parere favorevole di regolarità tecnica da parte dello stesso segretario. Il consiglio s’è così trovato di fronte a quella che il consigliere Domenico Ferrante ha indicato come “una condizione di assoluta incertezza perché sembrerebbe che la mano destra non sa cosa vuole fare la mano sinistra. Il sindaco sollecita l’atto deliberativo ed il ragioniere capo esprime parere contrario sulla regolarità contabile. C’è qualcosa che non va”. A fare chiarezza sul punto è stato il sindaco Vito Damiano: “Le date in questa vicenda sono importanti. La delibera è stata presentata al consiglio lo scorso 20 luglio ed aveva l’avallo contabile”. Dunque c’erano nel bilancio 2016 le risorse, 430 mila euro, per dare sostanza alla delibera con la ratifica delle modifiche allo statuto del Luglio. “Ma come ho detto in precedenza – ha aggiunto Damiano – è stato necessario rivedere il bilancio 2016 e dalla nuova verifica abbiamo constatato che siamo fortemente sbilanciati. Ecco perché quella che appare una contraddizione non è poi tale. C’è un parere tecnico-contabile che tiene conto dei numeri, c’è un indirizzo politico che dovrà essere rispettato e che con il voto del consiglio sarà rafforzato”. Il voto finale sulla delibera è stato preceduto da quello su un emendamento presentato dal consigliere Mimmo Fazio e da altri consiglieri che proponeva di mettere a disposizione del Luglio 230 mila euro. Impegno finanziario che avrebbe garantito – secondo i proponenti – il pagamento degli stipendi e la tutela del personale, affidando poi all’amministrazione il compito di trovare le altre risorse necessarie per l’attività del Luglio. Emendamento, contestato da più parti in aula. “E’ da bocciare – ha dichiarato il consigliere Ninni Barbera – perché viene presentato come la soluzione per salvare il Luglio ma in realtà finirebbe per affossarlo. Il Luglio ha già assunto degli impegni, perderebbe il finanziamento del Ministero. Questo significa avere disprezzo per la città e per il suo unico contenitore culturale”. Il consigliere del Pd Enzo Abbruscato ha proposto il ritiro dell’emendamento. Fazio e gli altri proponenti hanno abbandonato l’aula quando lo stesso consigliere non è riuscito ad intervenire sulla proposta di Abbruscato. Il lungo dibattito sull’emendamento Fazio ha poi portato al voto. L’emendamento – con parere contrario di Petrusa – è stato bocciato con 14 voti contrari, uno favorevole ed un astenuto. Hanno votato contro il presidente Peppe Bianco, Giuseppe Guaiana (Forza Italia), Enzo Abbruscato (Pd), Pietro Cafarelli (Psi), Nick Giarratano (indipendente), Andrea Vassallo (Psi), Ninni Passalacqua (indipendente), Nino Grignano (Pd), Ninni Barbera (indipendente), Giorgio Colbertaldo (indipendente), Michele Cavarretta (consigliere-assessore), Giuseppe Ruggirello ’58 (Forza Italia), Nicola Lamia (Forza Italia), Leonardo Peralta (Forza Italia). Ha votato a favore il vicepresidente del consiglio Giovanni Vassallo mentre si è astenuto il consigliere del Psi Domenico Ferrante. Quando il presidente Bianco ha deciso di mettere ai voti l’atto deliberativo non c’erano più i numeri in aula. In consiglio sono infatti rimasti in 15. Da qui la scelta di Bianco di aggiornare i lavori a giovedì prossimo. Il sindaco Damiano, nel suo intervento, ha comunicato che il bilancio 2015 del Luglio Musicale si è chiuso con una perdita di 90.000 euro. “Invito – ha sottolineato il primo cittadino – il consiglio ad una riflessione. Il Luglio non ha più potuto contare sulla dotazione dell’ex Provincia che era di 270 mila euro. Eppure con una stagione di qualità ha chiuso soltanto con una perdita di 90.000 euro”. Rimane intanto sul fronte di guerra il sindacato. Cgil e Failp-Cisal picchiano duro. C’è scrivono i segretari Pietro Li Causi (Failp-Cisal) e Massimiliano Trentacoste (Slc-Cgil) – una continua latitanza da parte del sindaco e del consigliere delegato. E lo dimostrano le mancate convocazioni più volte richieste e mai avvenute”. Il sindacato si è anche rivolto al Prefetto Leopoldo Falco. I lavoratori del Luglio sono ancora in attesa di 5 mensilità, più la quattordicesima, straordinari, permessi e riposi. In tutto si tratta di 9 dipendenti.
TRAPANI, LUGLIO MUSICALE, CONSIGLIO, SINDACO DAMIANO E SINDACATO
1 Agosto 2016
Notizie Correlate