“Una situazione non più tollerabile, che con il passare delle opre diventa sempre più esplosiva”. Il sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi ha “denunciato” la “Trapani Servizi”, società del Comune di Trapani che gestisce la discarica di contrada Borranea. Dopo due esposti alla Procura della Repubblica di Marsala per l’emergenza rifiuti, arriva la diffida e messa e mora per la società di proprietà del Comune capoluogo. Cristaldi parla di “irragionevole comportamento del gestore della discarica di Trapani che impedisce al Comune di Mazara di smaltire quanto previsto dalla già stringente ordinanza del presidente della Regione che autorizza lo smaltimento di 56 tonnellate al giorno nella discarica di Trapani per il Comune di Mazara”. Cristaldi fa il resoconto della giornata: “Oggi la discarica ha autorizzato lo smaltimento di un solo mezzo, per un totale di 11 tonnellate, a fronte dei 5 mezzi presenti davanti ai cancelli dell’impianto. L’accumulo di rifiuti ha raggiunto circa 700 tonnellate”. La diffida e messa in mora punta a far rispettare l’ordinanza di Crocetta “consentendo – ha aggiunto il primo cittadino di Mazara del Vallo – lo smaltimento di 56 tonnellate di rifiuti al giorno e consentendo lo smaltimento anche dell’accumulo che si è creato per il mancato rispetto da parte della <<Trapani Servizi>> della disposizione regionale”. Cristaldi ha inviato “agli organi competenti”, le relazioni dell’ufficiale sanitario, della Polizia Municipale e del settore tecnico comunale. “Dalle relazioni – ha sottolineato Cristaldi – si evince che giacciono accumulati nel territorio ben 700 tonnellate di rifiuti. Un accumulo non imputabile al Comune o alla ditta incaricata della raccolta, ma in quanto è stato impedito al Comune di smaltire il quantitativo necessario in discarica”.
Le ragioni del Comune di Trapani
Lo scorso 17 luglio il sindaco Vito Damiano ha provato a fare chiarezza sull’emergenza rifiuti e sulla “crisi” della discarica di contrada Borranea: “Un guasto agli impianti di trattamento dei rifiuti, in funzione 16-18 ore tutti e 7 i giorni, gestiti dalla <<Trapani Servizi>>, presso la discarica di contrada Borranea, avvenuto nei giorni scorsi, ha determinato l’abnorme accumulo di rifiuti in prossimità dei cassonetti presenti sul territorio comunale. Tale disservizio non si sarebbe certamente verificato, come non si è mai verificato nel corso degli ultimi anni, se a conferire i propri rifiuti in discarica non fossero stati tutti e 23 i Comuni della provincia, in base alle ordinanze e disposizioni attuative emesse, a ripetizione, dal presidente della Regione”. Damiano aggiungeva: “Si è ben consapevoli dello stato di enorme difficoltà che tutti i Comuni si trovano ad affrontare ora che la situazione, sottovalutata e non adeguatamente affrontata negli anni decorsi, è precipitata e si è manifestata in forma emergenziale anche a seguito della prevedibile saturazione e chiusura delle poche discariche presenti nel territorio regionale”. Già in quella occasione il sindaco di Trapani ha respinto le accuse che arrivavano al Comune per la gestione della discarica: “Le accuse, insensate e infondate, del presidente Crocetta su supposti egoismo e mancanza di solidarietà mosse con tanta enfasi al Comune di Trapani sono prive di sostegno informativo che, per il ruolo istituzionale del personaggio, non posso giustificare”. Ora con la diffida e messa in mora da parte del Comune di Mazara del Vallo si apre un nuovo capitolo in quella che rischia di trasformarsi in una vera e propria “guerra dei rifiuti”.