MAZARA DEL VALLO, SEQUESTRO DI BENI RICONDUCIBILE AI BURZOTTA

18 Luglio 2016

La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro riconducibili a Giuseppe Burzotta. Coinvolto anche il figlio Andrea, consigliere comunale di Mazara del Vallo, eletto nella lista “Socialisti per Mazara”. Andrea Burzotta è stato anche consigliere provinciale per due mandati consecutivi, dal 2006 al 2008, eletto nella lista Nuovo Psi, e nel 2008-2013 eletto nella lista del Pdl del collegio elettorale di Castelvetrano. Giuseppe Burzotta, imprenditore edile, venne arrestato nell’operazione “Petrov” nel 1994 ed è stato consigliere comunale negli anni ’90. Ha subito la sorveglianza speciale ma è stato poi assolto e non ha mai avuto condanne per reati di mafia. La DIA lo considera vino a Cos Nostra ed in particolare alla famiglia di Mazara del Vallo. Avrebbe aiutato la mafia sostenendola finanziariamente, favorendo familiari di mafiosi o imprenditori amici di Cosa Nostra. Il sistema di finanziamento era definito dal ricorso ad attività finanziarie illecite ed alla gestione occulta di imprese intestate a prestanome. I beni sequestrati: 11 fabbricati, 9 tra autocarri ed automobili, 25 terreni, 39 rapporti bancari e 4 società. Le intercettazioni avrebbero fatto emergere l’interesse di Giuseppe Burzotta anche per il settore eolico. Il ruolo del  consigliere Andrea Burzotta sarebbe stato quello di essere complice del padre nell’attività di trasferimento fraudolento di beni.

 

 

 

 

 

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