BIRGI/3, BICA: “TASSA DI SOGGIORNO”, PAGOTO: “CHI SONO GLI INTERLOCUTORI?”

5 Luglio 2016

“Il dibattito sul futuro di Birgi è interessante e necessario ma siamo di fronte ad una questione che deve essere risolta in breve tempo”. Il sindaco di Custonaci Giuseppe Bica ha indicato la soluzione per trovare le risorse per il co-marketing: “Ritengo che la tassa di soggiorno possa essere utile a rispondere al problema che dobbiamo risolvere prima possibile. E’ chiaro che deve coinvolgere tutti i Comuni e che deve essere una iniziativa condivisa e con una formula che sia la stessa per tutti i Comuni perché bisogna far comprendere a cosa dovrebbe servire la tassa di soggiorno”. Per l’assessore alla Cultura del Comune di Calatafimi-Segesta Aldo Marchingiglio il coordinamento del co-marketing ma anche le strategie per il rilancio dell’aeroporto dovrebbe passare “al Libero Consorzio Comunale. Crocetta ha abolito le Province lasciando un vuoto che non è ancora riuscito a colmare. Ci troviamo di fronte ad un ente che deve assumersi le sue responsabilità”. Marchingiglio pone anche un altro problema: “Il direttore dell’Airgest ha detto in una recente assemblea dei sindaci che l’ENAC ritiene che gli aeroporti in grado di non presentare perdite in bilancio sono quelli che raggiungono 3 milioni di passeggeri all’anno. Qui parliamo di 2 milioni di passeggeri per invertire la tendenza negativa, ma c’è una differenza di non poco conto”. Il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo ha confermato l’impegno finanziario dei Comuni: “Finora abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a farla perché questo territorio ha bisogno di un aeroporto che funziona”. Il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto ha riproposto la questione Consorzio Comunale: “Qualcuno deve dirci perché il Consorzio ha a disposizione 2 milioni e 700 mila euro per Birgi e non li ha mai utilizzati. Come presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale stiamo lavorando per valorizzare questa parte del territorio. Abbiamo intrapreso una interlocuzione con Palermo. Ho parlato con i vertici della Gesap. Ed è qui un primo punto di differenza. Ho avuto degli interlocutori, il presidente di Gesap, l’amministratore delegato, il sindaco di Palermo e non soltanto perché è un collega. E’ quello che manca a noi. Non abbiamo interlocutori certi, con cui si possa definire una strategia per l’aeroporto”.

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