TRAPANI, DAMIANO E “COALIZIONE” ANTI-MOZIONE AD UN PASSO DALLO STRAPPO

14 Giugno 2016

La crisi strisciante, ormai da qualche tempo, potrebbe emergere e forse esplodere già domani, quando il sindaco di Trapani Vito Damiano si ritroverà di fronte i gruppi che l’hanno “salvato” dalla mozione di sfiducia. L’accordo che il primo cittadino aveva definito con chi ha votato contro la “sfiducia” trova pochi riscontri. Il vicesindaco Giuseppe Licata è rimasto al suo posto ed è sempre più rappresentativo. La “coalizione” anti-mozione aveva chiesto di poter gestire la carica di vicesindaco e le deleghe attribuite a Licata. C’era chi era ancora più netto e puntava all’estromissione di Licata. Ma il numero due di Palazzo D’Alì è rimasto al suo posto. Niente da fare neanche per le nomine nei sottogoverni, in particolare, “Trapani Servizi” ed “ATM”. Damiano e Licata hanno scelto la via dell’avviso pubblico e della manifestazione d’interesse senza tener conto degli equilibri politici ma considerando le nomine dell’amministratore delegato della “Trapani Servizi” e dell’amministratore unico della “ATM” come scelte tecniche. I due sottogoverni sarebbero invece dovuti andare agli amici dell’onorevole Paolo Ruggirello. Ma ciò che pesa di più nello strappo ormai imminente è il mancato cambio di passo nell’azione amministrativa. Non c’è stata la svolta che la “coalizione” anti-mozione s’aspettava ed il rischio di essere “travolti” dal malcontento cittadino alle prossime elezioni comincia ad essere una discussione aperta tra i consiglieri ed i gruppi che hanno detto  no alla “sfiducia”. I tempi tecnici per presentarne un’altra ci sarebbero ancora, anche se fortemente risicati. Ma prima dei numeri è necessario trovare le condizioni politiche per determinarli e queste non s’ntravedono.

Notizie Correlate