Il progetto per il Campus Universitario continua a dividere il consiglio comunale ed una parte dell’aula dall’amministrazione del sindaco Giacomo Tranchdia. Ancora una fumata nera per la variante urbanistica che dovrebbe dare il via libera alla realizzazione di due palazzine da mettere a disposizione degli studenti universitari. Il Psi, con i suoi gruppi consiliari, s’è messo di traverso chiedendo la riduzione della cubatura. La maggioranza consiliare ha difeso il progetto ma ha dovuto prendere atto che non ha i numeri per approvare l’atto deliberativo perché sono necessari almeno 14 voti e la coalizione al massimo può arrivare a 12. Il consiglio è tornato a riunirsi ieri ma è stato aggiornato, su richiesta della maggioranza, al prossimo 30 giugno. Nel frattempo l’amministrazione Tranchida dovrebbe apportare delle modifiche al progetto che non riesce a trovare una via d’uscita in aula. Il prossimo 8 giugno si terrà anche un incontro in Prefettura alla presenza di altre amministrazioni comunali per discutere di una serie di proposte per il Polo universitario. Il giudizio dell’opposizione consiliare rimane negativo, anche sulla scelta dell’amministrazione di rivedere il progetto e di superare gli ostacoli che hanno bloccato la variante urbanistica. “Da ciò si deduce – ha dichiarato il consigliere del Psi Luigi Nacci – che Tranchida, non avendo ancora una volta in consiglio i numeri per approvare l’atto, continua ad arrampicarsi sugli specchi e a fare melina”.
ERICE, IL CAMPUS UNIVERSITARIO NON VA AVANTI. NACCI: “TRANCHIDA FA MELINA”
1 Giugno 2016
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