TRAPANI, TRANCHIDA RISPONDE A GRIGNANO E RICORDA L’INVITO AD UNA PIZZA CON CANDIDATURA

21 Maggio 2016

Per comprendere appieno il confronto, a tratti duro, che si sta svolgendo all’interno del Pd trapanese e soprattutto per avere contezza del contenuto politico della nota del consigliere Nino Grignano è necessario fare un passo indietro. La sua nota è una risposta a due prese di posizione. Una, pubblica, dell’ex vicepresidente dell’Ars Camillo Oddo. In sintesi: “Fazio non perda le staffe”. Una replica indiretta al documento del segretario provinciale del Pd Marco Campagna che ha posto una serie di paletti per definire un’intesa con l’ex sindaco di Trapani. L’altra presa di posizione, quella di Gacomo Tranchida, era costruita ad uso e consumo della dirigenza e dei rappresentanti del Pd e non era stata divulgata alla stampa. Ma Grignano, nella sua polemica con Oddo e Tranchida, l’ha tirata in ballo. Da qui la decisione del sindaco di Erice di renderla pubblica e di aggiungere un’altra nota.

La nota di Tranchida, prima interna al Pd ed ora invece pubblica

Uniti per il Futuro, movimento politico riconducibile all’On Mimmo Fazio, lancia un appello alla parte migliore della Città di Trapani che non può non essere accolto, sia dai partiti quanto dalle associazioni e movimenti che hanno a cuore le sorti della città del capoluogo, in una prospettiva quanto mai attuale d’area d’Ambito Ottimale (ndr …non si dimentichi che le più importanti infrastrutture di sviluppo socio-economico – anche ai fini della valorizzazione dei siti turistici “maturi” – porto, aeroporto e stazione ferroviaria, insistono sulla città di Trapani).
Il governo del capoluogo e le direttrici di sviluppo strategico diventano dunque un tutt’uno anche e nell’interesse dei territori comunali limitrofi, sempre più orientati e da tempo promuovendo in tale direzione diversi strumenti di programmazione d’area vasta.
Una visione plurale, concertata ma determinata può segnare la svolta per buona parte della Sicilia occidentale, sempre più costretta a “rincorrere” politiche palermocentriche.
L’auspicio che il confronto programmatico sia il collante del futuro che si vuol costruire.
In tale direzione mi piace pensare che la classe dirigente del PD della Città di Trapani, di concerto con la Direzione del PD trapanese, a cui sta a cuore lo sforzo di rilancio del sistema paese improntato dal governo Renzi e financo fissato nelle misure di corrente programmazione regionale dei fondi europei (ITI compresa …che fra Trapani ed Erice prevede di già un investimento di oltre 20.000.000€) non avrà remore nel promuovere iniziative di confronto con tutte le forze sane che intentano in tale direzione orientarsi e spendersi, anche al fine di prospettare ai trapanesi, anche a mezzo di primarie di coalizione (dopo le eventuali interne), coalizioni politico-programmatiche larghe ma coese.

Da qui la nota di risposta a Grignano che arriva dal primo cittadino di Erice. Tranchida rileva che non l’aveva inviata al consigliere ma che il consigliere, visto il tenore del suo documento, ne era a conoscenza. Nota, quella del sindaco, che ha ricevuto “critiche e prese di posizione da parte di dirigenti Pd di Trapani”. Tranchida rivendica il diritto di contribuire ad una “valutazione politico-amministrativa”, ad uso e consumo di “quanti realmente si occupano e preoccupano di una politica del fare per il territorio, da Roma a Palermo ed a Trapani”.  Nella nota di Tranchida chiarisce di avere voluto fare riferimento alla necessità di una classe dirigente unita e coesa e di un progetto “per le città che vogliamo”. Ecco perché aggiunge nella sua replica a Grignano: “Non mi pare che tali valutazioni, che presuppongono una visione di futuro programmatico e necessariamente di una azione politica assai coesa, che sappia e senza nasconderlo ai cittadini, primarie di partito e di coalizione, appunto, mettere assieme il meglio delle capacità politiche partitiche e del variegato mondo dell’associazionismo, intenda scavalcare alcuno, diversamente invitarlo a non camminare guardandosi all’indietro e per evidenti motivi. Non mi pare poi che tali <<visioni>> anche di possibili alleanze politico-programmatiche, che non ho sottaciuto come auspici e pubblicamente in più occasioni, siano state in passato contestate e da alcuno, anzi, dato che ci siamo, non sottaccio che in talune occasioni e non solo a mo’ di battute ed a maggior ragione in approfonditi confronti, autorevoli esponenti politici del Pd, da Gucciardi a Venuti, per cominciare, in tale direzione si sono pronunciati. Gli stessi potranno, diversamente smentirmi!”. Tranchida rivela poi un particolare. Un invito a mangiare una pizza che si era poi consumato nella richiesta della sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Trapani: “Qualche tempo fa sono stato invitato a condividere un confronto di merito assieme ad  una gustosa pizza da autorevoli dirigenti del Pd di Trapani, da Brillante al candidato Savona, ma anche altri autorevoli dirigenti. A parte le attestazioni di stima, e dal punto di vista di alcuni fra loro, che per la verità non mi hanno chiesto la carta d’identità/residenza anagrafica, circa una mia utile ed auspicabile candidatura a sindaco di Trapani, diversamente non sottacendo una mia disponibilità invece ad altre competizioni, se ritenuta utile, taluni non ebbero a sottacere circa radicali posizioni locali e, se non ricordo male, pagarono anche il conto”. Tranchida si avvia alle conclusioni: “Orbene, comprendo che il Pd di Trapani propone un gruppo dirigente assai autorevole, plurale e variegato ma, non ritenendo di dire in privato o nel confronto fra pochi cose diverse da quello che abitualmente penso e dico pubblicamente, credo che il problema di una mancata comunicazione interna non sia al sottoscritto addebitabile. Sono io l’analista “interessato”, e poi, a che cosa?, o sono stato interessato a dire la mia e non solo dai dirigenti tutti citati. Sono una voce fuori dal coro? Quale? Quello che nell’ambito altalenante di possibili e strategiche alleanze per futuri appuntamenti elettorali, ben oltre le amministrative di Trapani, vede uno o più candidati direttori d’orchestra pronti a organizzare orchestrali e corpo di ballo per mettere in scena copioni preconfezionati e, probabilmente si per davvero <<faziosi>>”.

 

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