TRAPANI, ODDO: “IL CONSIGLIERE GRIGNANO MAESTRINO ETERODIRETTO”

20 Maggio 2016

La tensione nel Pd trapanese continua a salire. La nota del consigliere Nino Grignano non è passata sotto silenzio. L’ex vicepresidente dell’Ars Camillo Oddo ha deciso di replicare ed i toni sono durissimi. “Le dichiarazioni del consigliere Grignano – ha scritto in una sua nota l’esponente del Pd – sono ben sotto la soglia della dialettica e del confronto e denotano l’assoluta mancanza di educazione politica che mi auguro qualcuno all’interno del partito vorrà insegnargli. Abbia rispetto e considerazione di quello che considera come il vecchio gruppo dirigente, prima di tutto perché farebbe offesa a se stesso essendone una espressione e derivazione e poi perché quel vecchio gruppo dirigente ha sempre avuto a cuore le sorti del partito e si è speso per farlo crescere su questo territorio”. Oddo entra nel merito della vertenza, il caso Trapani. “Da dirigente regionale e provinciale di questo partito – aggiunge – mi sento legittimato a dire ciò che penso su ciò che riguarda il Pd e di conseguenza anche sulle dinamiche politiche della città di Trapani”. Da qui il passo è breve all’altro caso, il caso Fazio: “La <<frenesia>> che Grignano imputa al sottoscritto – comprendo che aver lasciato il consiglio e la città per lunghi mesi, legittimamente – non gli consente di avere un quadro chiaro di ciò che è accaduto e di ciò che ho detto sulla questione Trapani, è da riscontrare in lui ed in altri esponenti del partito che hanno, loro sì, quasi la necessità di chiudersi a riccio, di non aprire il partito ad un confronto con altre realtà politiche della città. Il tema delle alleanze è posto in maniera strumentale. Di fronte ad un’apertura di dialogo non ci si pone con il piglio altezzoso da padroncini del partito che pongono paletti al dialogo. Non ci si pone in questo modo perché il Pd non ha padroncini e perché il progetto di allargare l’area di consenso ad una proposta di governo per Trapani va costruito seguendo la via dell’ascolto e della condivisione, che deve essere verificata sul campo”. L’ex numero due del Parlamento siciliano approfondisce il tema delle alleanze: “Gli accordi si fanno almeno in due ed è dunque necessario sentire gli altri senza porgli paletti, pregiudiziali e quant’altro. Uno perché gli altri potrebbero fare lo stesso con noi e poi perché gli eventuali confini del dibattito si discutono prima all’interno del partito e poi si manifestano all’esterno”. Poi l’affondo politico sulla linea che sostiene la maggioranza del partito e che è stata esplicitata dal segretario provinciale Marco Campagna e che Grignano condivide in toto: “Altrimenti nasce forte il dubbio che sia una mossa di piccolo cabotaggio che ha l’obiettivo, non dichiarato, ma concreto, di far fallire ogni ipotesi di dialogo. Questa sì che è vecchia politica. Aggiungo, per chiarezza, al consigliere Grignano, che non ci sono zone franche nel dibattito sui territori e che il Pd non ha bisogno di maestrini eterodiretti da utilizzare per quello che si chiama <<lavoro sporco>>”. Infine l’annuncio della resa dei conti: “E’ mia intenzione comunicare ciò che sta accadendo a Trapani alla segreteria regionale ed a quella nazionale del partito. Accolgo l’invito del consigliere Grignano. E’ da tempo che chiediamo che si giochi a carte scoperte e certamente non è mancato e non manca per noi”.

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