Nel dibattito interno al Pd su un eventuale alleanza con l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio interviene anche il consigliere comunale Nino Grignano che si schiera con il suo segretario provinciale Marco Campagna. L’unico, a suo dire, “ad avere le idee chiare, al di fuori del gruppo dirigente locale”. “Ha delineato – ha aggiunto Grignano – i giusti paletti per un dignitoso confronto con chi pensa di dialogare con il Pd trapanese”. Il consigliere “punta” i suoi avversari che finiscono nel “mirino” della polemica: “Gli altri, dall’onorevole Camillo Oddo a Giacomo Tranchida, analisti interessati, se ne facciano una ragione. Ammetto che fatico a comprendere che autorevoli esponenti di altri territori si prodighino a consigliare pubblicamente assetti ed alleanze che sono di competenza trapanese e mai mi sognerei di spingere pubblicamente ad alleanze, per esempio ad Erice, piuttosto che in altri territori, se non nelle sedi competenti di partito”. Quella di Grignano è una lunga premessa per entrare nel merito della questione. Nel Pd c’è ormai un caso Fazio. La maggioranza del partito s’è fatta sentire con Campagna che ha posto una serie di condizioni politiche per raggiungere un accordo con l’ex sindaco. La minoranza del Pd ritiene che siano condizioni strumentali che puntano ad evitare che si possa raggiungere un’intesa con Fazio ed il suo movimento “Uniti per il Futuro”. La minoranza considera i paletti di Campagna poco più che una provocazione politica per far scattare la reazione di Fazio che farebbe svanire ogni ipotesi d’accordo. Da qui l’appello di Oddo a Fazio: “Mi auguro che non perda le staffe”. Grignano dice la sua anche su questo punto: “Questa frenesia da alleanza con l’onorevole Fazio mi sembra strumentale, fuori luogo, prematura ed irrispettosa per lo stesso onorevole Fazio, che non mi sembra uomo da farsi tirare la giacca da supporter ritrovati dell’ultima ora. Così come lo stesso onorevole Fazio, da politico esperto, sa bene che il confronto passa dalle sedi opportune con l’intero partito a tutti i livelli e non da parti di esso o singole componenti”. Grignano, segretario del Pd nel 2012, quando si consumò lo strappo nel partito che portò alle sue dimissioni ed al sostegno di una parte dei democratici alla candidatura a sindaco di Giuseppe Maurici, in aperta polemica con un altro pezzo di Pd che fu accusato, al ballottaggio, di avere sostenuto il candidato sindaco Damiano – quello ufficiale dei democratici, che si fermò al primo turno era Sabrina Rocca – invita tutti a non commettere “errori pesanti come macigni che arrivarono a farci perdere, malamente, le scorse elezioni amministrative”.
TRAPANI, IL PD CONTINUA A DIVIDERSI SU FAZIO. GRIGNANO CONTRO ODDO E TRANCHIDA
20 Maggio 2016
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