PAPANIA: “CONDANNATO PERCHE’ ESISTO O FORSE PERCHE’ EMBLEMA DEL POTERE”

22 Aprile 2016

“Rispetto la sentenza ma non la condivido e perciò ricorrerò in appello e spero di dimostrare il contrario”. L’ex senatore Nino Papania, condannato in primo grado ad 8 mesi di reclusione per voto di scambio, va oltre, ed articola la sua reazione alla sentenza: “Il Consiglio di giustizia amministrativa, con sentenza definitiva, ha sancito la regolarità delle elezioni del 2012 dopo avere esaminato ogni singola scheda elettorale. Vengo condannato, in primo grado, in un processo nel quale gli atti dimostrano che non parlo con nessuno, non intervengo, quasi non ci sono. Vengo quindi condannato in primo grado perché esisto o forse perché sono stato emblema del potere”. Ed ancora: “Peraltro vengo condannato per un capo d’imputazione generale, quello di concorso esterno in associazione a delinquere semplice, per il quale sono stato assolto perché il fatto non sussiste”. Papania conclude con una frase che ha ripetuto più volte durante la sua vicenda politica e giudiziaria: “Ho commesso errori ma non ho commesso reati”.

 

 

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