Il tema del convegno che si è svolto sabato scorso al Polo Universitario di Trapani non poteva essere più chiaro: “Revisione della spesa ed efficienza degli Enti Locali: governo del territorio, fusione dei Comuni e ruolo dell’Università”. Tra i relatori il senatore di Forza Italia Antonio D’Alì: “Il convegno ha confermato la validità dell’opportunità di procedere alla fusione tra Comuni, in particolare per zone come le nostre. Questo è un tema che riesce ad abbattere ogni tipo di barriera politica, visto il giudizio positivo dato nel corso del dibattito dal governo nazionale con l’intervento del vice ministro Morando. La fusione dei Comuni è infatti la vera e concreta soluzione di molti problemi, dalla razionalizzazione delle spese alla semplificazione dei servizi, passando per la riduzione della pressione fiscale e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. La ritengo anche una vera e propria sfida per il futuro della nostra città e per le sue dinamiche di sviluppo”.In sintesi fusione tra i Comuni di Trapani ed Erice, battaglia politica che il parlamentare forzista non ha mai abbandonato e che l’ha visto contrapporsi alla classe dirigente del Pd trapanese ed ericino. La presenza del viceministro all’Economia Morando ha finito per rafforzare l’idea-forza del senatore. Sostegno che è arrivato anche da una testimonianza diretta, quella del sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno, che ha parlato della sua esperienza amministrativa nel Comune bolognese dopo la fusioone con altre realtà territoriali. “La brillante testimonianza del sindaco Ruscigno, ricca di documentazioni numeriche e dimostrazioni di validità, ha confermato – ha aggiunto D’Alì – che il modello Valsamoggia è applicabile anche a realtà territoriali più grandi come Trapani”. Relatori oltre a D’Alì ed al viceministro Morando anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone ed il direttore regionale delle Entrate Sicilia Antonino Gentile. Il convegno è stato introdotto e coordinato dal professore Silvio Mazzarese che ha ribadito la necessità, anche economico-finanziaria, di arrivare alla fusione dei Comuni.