Rispetto alla nuova pianta organica della sanità trapanese i nuovi posti di lavoro sono 511 (101 medici e 404 unità di comparto). Ne fatti le assunzioni negli ospedali e nelle strutture sanitarie della provincia di Trapani saranno 971 perché mentre era tutto bloccato e l’ASP doveva fare i conti con le leggi che impedivano le assunzioni 235 medici e 225 unità di comparto (infermieri, operatori socio-sanitari ed ausiliari) hanno lasciato perché sono andati in pensione riducendo di fatto la precedente pianta organica di 3.665 unità. Quella nuova che ha ottenuto il via libera dell’assessorato alla Salute è di 4.176 unità. Il manager dell’ASP trapanese Fabrizio De Nicola vuole fare presto: “Attiveremo una task force che si occuperà di attivare tutte le procedure di stabilizzazione, di mobilità e concorsuali per accelerare i tempi”. Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida, in una sua nota all’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, ha però voluto mettere in guardia ASP e Regione: “Faccio mie le preoccupazioni sollevate dall’onorevole Mimmo Fazio circa il sentore di scorribande politiche deleterie in vista del mega programma assunzionale che, invero, potrebbe facilitare l’affermarsi della cialtronaggine politica in materia di possibili raccomandazioni nelle assunzioni, volte a privilegiare l’appartenenza e l’asservimento politico, rispetto al merito di cui la sanità per tutti invece ha sempre più bisogno. Rimedi e anticorpi?”. Gucciardi si è invece concentrato sul risultato complessivo: “Quando la scorsa estate mi sono insediato la mia prima richiesta è stata quella che gli atti aziendali con le nuove dotazioni organiche delle 17 ASP e aziende sanitarie siciliane fossero predisposti entro il 30 settembre 2015”. Ed ancora: “Troppi anni sono passati senza che nella sanità siciliana fossero immesse nuove professionalità per dare ai siciliani il diritto ad un’offerta di salute di qualità. Così come mi è sembrato un atto di giustizia rimodulare il tetto di spesa del persnale sanitario per le varie ASP riequilibrandolo, pur mantenendo invariata la spesa complessiva di 2 miliardi e 365 milioni di euro”. La nuova dotazione organica dell’ASP trapanese rientra nel tetto di spesa massimo di 191.463.000 euro. Prevede anche un aumento dei posti letto. A Trapani passeranno da 258 a 330, a Marsala da 117 a 196 ed a Mazara del Vallo da 52 a 128. Numeri che però lasciano aperti alcuni interrogativi che Tranchida ha voluto riproporre nella sua lettera a Gucciardi. Il primo cittadino ericino è tornato sulla vertenza Radioterapia. La variante urbanistica sta per essere approvata per la realizzazione della nuova struttura sanitaria al Sant’Antonio Abate. La copertura finanziaria sarebbe assodata – da 3 a 17 milioni di euro – per bunker e palazzine, ma Tranchida ritiene che ci sia un nodo da sciogliere. Il sindaco non è convinto delle procedure che si stanno seguendo. Ritiene che non sia opportuno affidarsi a due gare, una per la progettazione esecutiva della struttura per la Radioterapia ed un’altra per realizzarla. Meglio, a suo dire, utilizzare il sistema dell’appalto integrato. Chi vince la gara predispone il progetto esecutivo e poi lo realizza. Già che c’è Tranchida ha riproposto la richiesta di un sostegno finanziario per riattivare il “Taxi Verde”. Fin quando i Comuni hanno avuto le risorse per sostenerlo è stato quanto mai utile per il trasporto dei trapanesi che, ancora oggi, devono affidarsi ai centri di radioterapia di Palermo e Bagheria. Il sindaco pone poi il problema dell’ex ospedale Rocco La Russa. “E’ ormai – ha sottolineato – ricettacolo di rifiuti, ritrovo per tossicodipendenti ed a rischio di continui crolli”. Tranchida individua due soluzioni che pone all’attenzione di Gucciardi: “O si progetta e si definisce un suo reimpiego socio-sanitario anche con il coinvolgimento dei privati, oppure si demolisce, liberando l’importante patrimonio arboreo che lo circonda che potrebbe essere messo a disposizione dei cittadini”.