CASTELVETRANO, IL PSI PROVA A MEDIARE TRA ERRANTE E PD

10 Marzo 2016

Per il Psi trapanese e per quello di Castelvetrano le dimissioni dei consiglieri che hanno portato all’autoscioglimento dell’assemblea consiliare è stato “un atto di estrema responsabilità che riscatta l’onore della città e della quasi totalità dei consiglieri che non hanno voluto condividere gli scranni di palazzo Pignatelli con un personaggio che ha inneggiato alla mafia ed al latitante Matteo Messina Denaro”. Ed ancora sul caso Giambalvo: “Con questo atto i consiglieri comunali hanno compiuto un gesto nobile e importante che rende finalmente e correttamente l’immagine di una città desiderosa di giustizia e legalità, determinata a scrollarsi di dosso e a riscattarsi da ogni possibile contiguità, tolleranza o ignavia verso la criminalità mafiosa e il malaffare”. Ma bisogna anche pensare al futuro ed il Psi si pone come pontiere, come mediatore per aprire una nuova fase: “Le forze politiche responsabili devono sforzarsi di abbandonare ogni bega o polemica strumentale e di basso profilo, confrontarsi con reciproco rispetto e se ci riescono unire le forze in un comune progetto di crescita culturale e sociale. Non è più tempo di scavare fossati, è venuto il momento di costruire ponti”. Quello che vorrebbe mettere su il Partito Socialista punterebbe a creare le condizioni per il dialogo tra il blocco del sindaco Felice Errante ed i suoi avversari più duri, i democratici. Ecco perché la dirigenza socialista parla di “ricomposizione unitaria del quadro politico locale in linea con quello nazionale e regionale. A Roma ed a Palermo il partito del sindaco, il Nuovo Centrodesta, ed il Pd condividono l’azione di governo. Il messaggio del Psi è chiaro e forte  e porta le firme del segretario cittadino Domenico Lombardo e di quello provinciale Vita Barbera. Dovranno ora essere il sindaco ed i dirigenti del Pd a dare una risposta.

 

 

 

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