BIRGI, I COMUNI CONTINUANO A NON PAGARE. PACE METTE I PALETTI. TEMPO FINO AL 15 MARZO

4 Febbraio 2016

La storia è ormai vecchia e risaputa. Le dichiarazioni dei sindaci sono sempre le stesse. Chi invece ha deciso di cambiare registro è il presidente della Camera di Commercio Pino Pace. Per lui è scattata l’operazione “tolleranza zero”. L’accordo di co-marketing per sostenere l’aeroporto di Birgi va rispettato ed i Comuni continuano, invece, a non pagare. O meglio a pagare parte della quota che hanno sottoscritto. Le giustificazioni sono quasi sempre le stesse ma la situazione si sta facendo sempre più complicata. Pace, coordinatore dell’azione di co-marketing – c’è la sua firma sul contratto con la società “AMS” che gestisce l’immagine di Ryanair – ha perso la pazienza. L’aveva già persa ma era riuscito a tornare sui suoi passi. Ma la fase attuale è diversa ed il termine ultimo del 15 marzo non avrà più proroghe o ripensamenti. Pace ha ottenuto il via libera dell’assemblea dei sindaci – gli stessi, in buona parte che però sono sul “banco degli imputati” – a rescindere il contratto con “AMS” se alla scadenza del 15 marzo i pagamenti non saranno in ordine. E’ una data di non ritorno. Se salta l’accordo di co-marketing il rischio che Ryanair possa lasciare lo scalo di Birgi sarebbe quanto mai concreto, quasi scontato. Non ci sono soltanto le quote ma anche l’IVA. Ma l’assemblea dei soci di stamattina ha cominciato anche a porsi il problema di ciò che accadrà a breve. L’accordo di co-marketing è triennale, 2014-2016, e di conseguenza bisogna anche pensare alla fase del rinnovo. I Comuni intendono sostenere un nuovo contratto? La Camera di Commercio è stata finora il motore dell’accordo. Il presidente Pace ha spesso sostenuto il peso delle incertezze delle amministrazioni comuali ma gli enti camerali si avviano ad una profonda trasformazione e ad una sorta di accorpamento. Trapani sarà assieme ad Agrigento e Caltanissetta. Ci sarà un nuovo vertice. Finora la giunta camerale guidata da Pace non soltanto ha rispettato gli impegni dell’accordo ma ha rappresentato anche una garanzia di stabilità. All’assemblea dei sindaci ha preso parte anche il nuovo presidente di Airgest Franco Giudice. Da parte del nuovo vertice della società di gestione dell’aeroporto c’è la massima disponibilità al confronto con i sindaci e con il territorio. E’ stato ipotizzato anche una sorta di tavolo permanente di consultazione per confrontarsi sulle prospettive di sviluppo del “Vincenzo Florio”. Tra i nodi da sciogliere c’è anche quello della privatizzazione dello scalo. La Regione aveva avviato le procedure per la nomina di un advisor che avrebbe dovuto quotare le quote Airgest della Regione – oltre il 60% – ma la procedura si è bloccata. Non il progetto di privatizzare lo scalo che sarà comunque l’obiettivo dei prossimi anni. Ma c’è un punto da prendere in considerazione e che finisce per coinvolgere il territorio. Il 20% delle azioni della società di gestione dell’aeroporto di Birgi dovrà rimanere in mano pubblica. Sarà ancora la Regione ad averne la proprietà? Oppure potrà cederle al Libero Consorzio Comunale? O soltanto ad una parte dei Comuni, quelli più grandi o quelli più interessati? Domande che il territorio prima o poi, ma il conto alla rovescia è già cominciato, dovrà porsi.

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