25 gennaio 1983, la mafia impone le sue regole e la sua legge ed uccide il giudice Gian Giacomo Ciaccio Montalto. 26 gennaio 2016, la comunità valderice, ma anche l’intero territorio trapanese, non dimentica, ricorda il sacrificio del magistrato antimafia e pone come strumento di lotta contro la criminalità organizzata una delle armi che Cosa Nostra teme di più, la memoria. Dopo avere commemorato, oggi alle 9,30, Ciaccio Montalto e deposto una corona di alloro in Via Antonino Carollo, luogo dell’omicidio mafioso, il sindaco Mino Spezia, il prefetto Leopoldo Falco e le autorità civili, militari e religiose del territorio si sono recati al centro di documentazione sulla criminalità organizzata. Assieme a loro gli studenti dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” e dell’istituto tecnico “Leonardo Sciascia”. Il centro, in Via Vespri, è stato inaugurato e il sindaco Spezia ha voluto sottolineare come “l’apertura di tale centro, all’interno di locali confiscati alla criminalità organizzata, testimonia in maniera inequivocabile la volontà e l’impegno dell’amministrazione comunale nel portare avanti, senza se e senza ma, una battaglia per contrastare il potere mafiosoe e favorire l’affermazione della cultura della legalità. L’utilizzo non formale dei beni confiscati è una prova di responsabilità per il territorio valdericino, nella convinzione che, per realizzare una vera svolta culturale, sia necessario che i beni in questione vengano concretamente integrati nel tessuto sociale del territorio ed i cittadini debbano riappropriarsene per sfruttarli al servizio della loro comunità”.
VALDERICE, COMMEMORATO CIACCIO MONTALTO. SPEZIA: “LA MEMORIA PER BATTERE LA MAFIA”
26 Gennaio 2016
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