L’onorevole Nino Oddo l’ha tirato in ballo direttamente, considerandolo l’autore del documento di “Erice che Vogliamo”, che ha riaperto la polemica tra il movimento ed il parlamentare ed il sindaco di Erice Giacomo Tranchida ha deciso di replicare. Dice di condividere in larga parte la nota dei “tranchidiani” e rassicura l’esponente socialista su un punto: “Accusa me di nervosismo? Lo rassicuro. Sereno e determinato nel mantenere lontano il governo di Erice dalle sue fameliche grinfie e mantenere, noi sì, Erice libera. Libera dalla cultura della mercificazione politica che non può certamente assurgere a vanto di una politica che per dirla alla prima Leopolda di Renzi, cambia verso”. Il primo cittadino è pronto con Oddo non soltanto nelle sedi politiche ed istituzionali: “Apprendendo con ilare sorpresa, ma con grande piacere, che per iniziativa dello stesso soggetto sarò chiamato innanzi all’autorità giudiziaria nessuna remora a rassegnare alla stessa tanto ed altro di mia conoscenza. Dovrò difendermi anche dall’infamante accusa di essere mandante dei danneggiamenti alla sua segreteria? Se ne occuperanno i miei legali citandolo per diffamazione”. Tranchida ribadisce che di Oddo non ci si può fidare e torna a fare l’esempio di Piero Spina. Il riferimento è alla sua mancata candidatura all’Ars ed alla presenza nel listino dello stesso Oddo che, a sua volta, aveva chiamato in causa l’attuale assessore alle Finanze del Comune di Trapani come esempio della poliitca “usa e getta” che, a suo dire, sarebbe a capo delle scelte del sindaco. Tranchida è stato infatti accusato da Oddo di avere strumentalizzato Spina promettendogli una candidatura a sindaco in chiave chiaramente anti-Psi. Tranchida rincara, infine, la dose sull’accusa di clientelismo nei confronti di Oddo: “Berlusconi, quando “comprava” parlamentari per tradire e far cadere il Governo Prodi, a quanto pare usava i suoi denari”.
ODDO CHIAMA IN CAUSA TRANCHIDA ED IL SINDACO ACCETTA LA SFIDA
8 Gennaio 2016
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