TRANCHIDA ED IL “FRONTE” DEI SINDACI PER BIRGI ED I DOPPI TURNI ALLE SUPERIORI

10 Gennaio 2019

Registra un vuoto politico e decide di riempirlo con una sua nuova iniziativa. Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida assume il ruolo di protagonista e di guida nel territorio provinciale. E lo fa organizzando un incontro con gli altri sindaci. Convocati per lunedì prossimo alle 17 a Palazzo D’Al. Due le questioni sul campo: l’aeroporto di Birgi ed il rischio dei doppi turni per gli studenti delle sculole medie superiori. “Faremo – ha aggiunto Tranchida – il punto su Birgi/aeroporto che continua a non volare e sulla grave condizione istituti scolastici provinciali che dal 2019 dovrebbe obbligare oltre 4.500 studenti a fare i doppi turni. Non mi abituerò mai ad estendere l’annacamento post Settimana Santa, atteso che rischiamo di veder morire il territorio e le speranze di riscatto”. Birgi è una vicenda che chiama in causa la Regione, con il suo 99% di azioni della società di gestione dello scalo trapanese. Dopo l’incontro con il Presidente della Regione Nello Musumeci – nell’ex aula del consiglio provinciale – non ci sarebbero stati passi avanti sostanziali per ridare una prospettiva di sviluppo all’aeroporto. Da qui la necessità di tornare a fare il punto su Birgi e di sollecitare un piano d’azione. Perché, al momento, Birgi è davvero poca cosa e non può più essere considerato un volano di crescita per il territorio e per la sua offerta turistica. Tranchida è pronto a costruire un fronte dei sindaci perché sono loro ad essere a contatto diretto con i cittadini. Su questo versante non poteva essere più chiaro: “Roma guarda altrove e Palermo è distante? Sono i Comuni e i sindaci che ogni giorno debbono rispondere alle più disparate domande che vengono dagli imprenditori quanto dagli studenti. Io ed altri non intendiamo girarci dall’altra parte  per quieto vivere o per tutelare partiti lontani dal <<mio>>, il territorio e le città che vogliamo, prima di tutto!”. Gli studenti delle superiori rischiano i doppi turni perché l’ex Provincia non ha più risorse a disposizione per pagare i fitti passivi della maggior parte degli istituti.

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