ARS, IL DISEGNO DI LEGGE DI ASSENZA: “LA CARICA DI ASSESSORE DEVE TORNARE AD ESSERE INCOMPATIBILE CON QUELLA DI CONSIGLIERE”

15 Novembre 2018

Una “bomba” ad orologeria che può esplodere sugli equilibri politici delle giunte siciliane. In Prima Commissione all’Assemblea regionale è in discussione un disegno di legge che porta la firma dell’onorevole Giorgio Assenza. Due soli articoli ma di sostanza. Il primo punto a reintrodurre l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere comunale. Al momento i sindaci possono nominare nelle loro giunta dei rappresentanti dell’assemblea consiliare. L’importante che il loro numero non superi la metà della giunta al completo. E più di un primo cittadino ha scelto di seguire questo percorso politico per avere riferimenti diretti in consiglio. Il disegno di legge di Assenza – deputato del gruppo “Diventerà Bellissima” – tornerebbe invece a ribadire la netta separazione di ruoli e funzioni. Assenza, illustrando il disegno di legge in Commissione, ha sottolineato, tra le altre cose, che “il consiglio ha anche una funzione di controllo rispetto all’esecutivo e la nuova previsione legislativa vuole, allargando il raggio d’azione, evitare commistioni tra controllore e controllato. La norma, se approvata dall’Ars, riproporrebbe l’incompatibilità, con il consigliere chiamato a scioglierla entro 10 giorni dalla nomina in giunta. Il secondo articolo del disegno di legge ha invece l’obiettivo di ridefinire la composizione delle giunte aumentando il numero di assessori. La motivazione di Assenza è legata alle criticità che invece la riduzione ha portato soprattutto nei piccoli Comuni, con i sindaci costretti ad assegnare mega deleghe per coprire tutta l’attività amministrativa. La schema proposto da Assenza prevede  assessori nei Comuni fino a 5.000 abitanti, che salgono a 4 per quelli che vanno da 5.000 a 10.000. Per i Comuni nella fascia tra 10.000 e 50.000 abitanti il numero di assessori sarebbe di 5. Da 50.000 a 100.000 abitanti salirebbe a 6. Il governo Musumeci ha già dichiarato di essere pronto a confrontarsi su questo disegno di legge.

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