TRAPANI-ITALIA. LO STRISCIONE DI CASA POUND E L’ATTACCO DEL PD

13 Luglio 2018

Trapani-Italia. E non soltanto per l’ultimo caso migranti che ha avuto il porto della città come protagonista e testimone di uno scontro istituzionale senza precedenti. Con la nave “Diciotti” attraccata alle 15 di ieri e con i 67 migranti che sono potuti scendere a terra soltanto nella notte, quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato il suo via libera bypassando il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che non aveva autorizzato lo sbarco perché voleva che venissero prima consegnati alla giustizia i facinorosi che avevano obbligato il cargo “Vos Thalassa” a invertire la rotta che avrebbe portato i migranti nelle mani delle autorità libiche. Da qui le accuse di impossessamento della nave,  minacce e violenza. Due indagati ed un tira e molla interminabile perchè Salvini s’è posto di traverso fino alla fine. Senza chiarezza su ciò che era accaduto sul cargo non avrebbe mai autorizzato lo sbarco. Ma dopo qualche ora dall’attracco al porto di Trapani è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Intervento deciso e risolutivo perchè Conte ha finito per sconfessare Salvini autorizzando lo sbarco dei migranti secondo le procedure di legge. Trapani-Italia perchè al porto si sono confrontate due Ialie. Quella delle magliette rosse che punta all’accoglienza e rimarca i diritti di chi fugge dalla violenza e dalla fame nel suo Paese. E chi invece, come Casa Pound si presenta al porto con uno striscione: “Stop immigrazione, difendiamo la Nazione”. Striscione e nota politica: “Troviamo inaccettabile che l’Italia continui da sola a farsi carico del problema immigrazione l’episodio di ammutinamento a bordo della Von Thalassa è gravissimo e non può essere tollerato”. Da qui un nuovo attacco al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che, anche ieri, ha sottolineato l’importanza delle politiche d’accoglienza ed è stato al presidio antirazzista organizzato già dalle 8,30 del mattino. Casa Pound dice no: “Rinnoviamo l’invito fatto qualche settimana fa al neosindaco di Trapani, Tranchida, che non ha perso tempo per invitare gli immigrati in città accolga chi vuole a casa propria, ma la smetta di invocare più immigrazione in una terra che si sta già spopolando a causa di povertà e mancanza di prospettive”.Il Pd, con il suo segretario provinciale Marco Campagna, durante la fase “calda” della vicenda era stato perentorio: “Il Ministro degli Interni non può calpestare i diritti umani, lasciando sulla nave persone già stremate dal viaggio con il solo fine di alimentare la sua infinita propaganda elettorale. Non è Salvini a poter decidere chi e come deve essere arrestato, ci associamo agli appelli che si stanno moltiplicando in queste ore, affinché i migranti vengano immediatamente trasferiti presso l’Hotspot di Milo, dove potranno essere accertare eventuali responsabilità di pochi secondo le modalità e con le tutele previste dalla legge, ma soprattutto dove tutti possano essere accolti e curati”. E’ sempre più Trapani-Italia.

 

 

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