TRAPANI, GALLUFFO: “SIAMO PRONTI AD ORGANIZZARE GLI STATI GENERALI DEL PORTO”

9 Maggio 2018

Missione porto. Il candidato sindaco di Trapani Vito Galluffo apre un nuovo fronte nella sua campagna elettorale. In gioco c’è il futuro del porto e di conseguenza quello di una città che non può che annoverarlo tra i suoi punti di forza. “Siamo pronti – ha dichiarato l’avvocato – ad organizzare gli Stati Generali del porto di Trapani”. Un tavolo unitario e di confronto per delineare le strategie di sviluppo. Un tavolo per fare anche sintesi sulle informazioni che Galluffo intende avere sulle reali condizioni del porto. “Ritengo che sia indispensabile – aggiunge – un dialogo diretto e serrato con gli operatori del settore per fare il punto della situazione”. Galluffo punta ad un confronto a tutto campo che chiama in causa l’Autorità Portuale di Sistema: “Il porto ha bisogno del dragaggio, di una serie d’interventi per renderlo in linea con lo standard europeo di categoria e di livello. Ha bisogno d’indicare un indirizzo preciso e condiviso di sviluppo commerciale che va affiancato ad un lavoro di prospettiva per la realizzazione di un porticciolo turistico nell’area che comprende la Colombaia. Se Autorità di Sistema è – ed è tale – perché lo prevede la legge, bisogna capire quale sia il ruolo del porto di Trapani nella rete di strutture portuali che compongono la stessa Autorità: Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle”. Non solo Autorità Portuale per Galluffo che pone la questione della cantieristica navale e della ristrutturazione del bacino di carenaggio: “Bisogna anche capire cosa s’intende fare della cantieristica navale. Il nodo di un bacino di carenaggio che si avvia alla conclusione della sua ristrutturazione. E’ un bacino galleggiante di proprietà della Regione, che sarà chiamata ad affidarlo per consentirne l’utilizzo. Ma il progetto di rilancio del bacino, da noi condiviso e sostenuto, non è accompagnato dalla necessaria chiarezza sull’area demaniale, di competenza nazionale, che è in regime di concessione non ancora conclusa nel suo iter. Le garanzie su un raccordo tra sviluppo del bacino e recupero dell’area dell’ex Cantiere Navale Trapanese vanno consolidate ed ancorate ad impegni formali. Non ci può limitare alle dichiarazioni d’intenti ed ancor meno alle rassicurazioni”.

 

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