TRAPANI, IL CENTRODESTRA S’INTERROGA E SPUNTA LA SOLUZIONE MICELI

29 Aprile 2018

C’è un’altra idea che frulla nella testa di un centrodestra che ha ancora deciso di non decidere. A quella ipotizzata in questi giorni di una candidatura a sindaco del radiologo Marcello Campione – soluzione ancora in gioco, ma con qualche problema di troppo – se n’è affiancata un’altra che parte dal recente via libera al Comitato del No al referendum per istituire il Comune di Misiliscemi. Il centrodestra sta verificando la possibilità di candidare a sindaco della città l’avvocato Maurizio Miceli. Non ha  mai nascosto la sua cultura di destra, non foss’altro che per tradizione familiare. Ha preso posizione in maniera forte sul referendum. Alla presentazione del Comitato, qualche giorno fa è stato tranciante e chiaro. Sul referendum: “Si rischia una crisi politica drammatica”. Sulla scelta di Giacomo Tranchida: “Come si fa a dire che si è per l’autodeterminazione dei popoli. Le lotte per l’autodeterminazione dei popoli fanno parte della mia storia. Ma non si possono paragonare curdi ed armeni ai cittadini di Guarrato”. Tranchida è stato definito anche “Mister pista ciclabile”, con riferimento alle polemiche su quella che doveva essere realizzata ad Erice e che è rimasta a metà, per passare poi a “l’uomo per tutte le stagioni ed il sindaco per tutti i Comuni. Dico attenti ai cittadini di Misiliscemi perchè potrebbe candidarsi anche lì”. Miceli, in quella occasione, ha sferzato la politica trapanese: “Vivo a Roma da 10 anni e devo venire qui perché nessuno alza la testa per dire no ad un referendum che metterebbe la città in ginocchio”. Il centrodestra sta verificando le condizioni per candidarlo. Una delle condizioni passerebbe dal ritiro della candidatura di Vito Galluffo che tuttavia, oggi, nel suo intervento all’inaugurazione del comitato elettorale, è stato quanto mai chiaro: “Il confronto con il centrodestra è in corso. Fino a ieri a mezzanotte abbiamo discusso. Noi siamo aperti al dialogo ed a condividere un nuovo progetto per la città. Hanno chiesto ancora un po’ di tempo per decidere. Noi andiamo avanti e confermiamo che comunque non faremo passi indietro”. Salterebbe così una delle condizioni che ruotano attorno alla candidatura di Miceli. Perché a Galluffo, oltre il ritiro dalla competizione verrebbe anche chiesto di mettere a disposizione del nuovo candidato le sue due liste. Il progetto Miceli avrebbe come perno quello di rispondere a Tranchida anche a suon di liste, cinque, sei, forse anche qualcuna in più. Forza Italia ha finora seguito la tattica del dialogo.  Il suo neo coordinatore provinciale Toni Scilla non ha chiuso a nessuna ipotesi. Nè al sostegno di Galluffo, nè all’opzione Campione e di conseguenza neanche ad un eventuale via libera a Miceli. “Diventerà Bellissima”, anche fresca di nomina di vertice, con il coordinatore provinciale Paolo Ruggieri ha scelto di stare al fianco dei forzisti. Ruggieri ha dovuto fare i conti e continua a fare i conti con una sorta di “fronda” interna. C’è infatti chi ha già deciso di stare con Tranchida e non intende tornare sui suoi passi. La Lega ed i Sovranisti hanno puntato finora sulla candidatura identitaria per riaffermare le ragioni del centrodestra. La soluzione Campione è la sintesi di questa proposta politica ma pur annunciando comunque una candidatura a sindaco, pure di bandiera, neanche loro hanno chiuso le porte del dialogo con Galluffo. La candidatura di Campione era stata anticipata da una proposta fatta all’ex assessore del Comune di Trapani Giorgio Aiuto Garsia, che avrebbe però fatto un passo indietro. E’ dunque evidente che la candidatura di Miceli può prendere quota se Galluffo fa un passo indietro e se la coalizione di centrodestra riesce a mettere su uno schieramento politico e civico che potrebbe comprendere il movimento “Scegli Trapani” dell’avvocato Salvo D’Angelo e l’area di dissenso che si sta manifestando nelle rotture all’interno della coalizione di Tranchida come nel caso dei “Futuristi” di Francesco Salone e del centro studi “Trapani Nuova” del presidente Franco Briale. Sono ore di consultazioni e d’incontri più o meno riservati. Il disco verde a Miceli passa dunque da una condizione primaria: campo libero per il confronto diretto con Tranchida e con il candidato sindaco grillino Giuseppe Mazzonello. Per quanto riguarda la candidatura a sindaco di Peppe Bologna, nella soluzione Miceli potrebbe rientrare anche lui. Ma come Galluffo l’ex editore ha detto di voler andare avanti fino in fondo.

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