VALDERICE, STABILE: “PACIFICARE IL PAESE? MA IO NON HO LITIGATO CON NESSUNO. DOBBIAMO INVECE RIPARTIRE”

27 Aprile 2018

“C’è un candidato che dice di voler pacificare il paese. Non capisco. Sinceramente io non ho litigato con nessuno”. Francesco Stabile è in rampa di lancio. La sua candidatura a sindaco con la lista “Per Valderice, per Tutti Noi” è un servizio al territorio. “La politica – ha sottolineato – deve servire, non ci si può invece servire della politica”. La “punzecchiatura” sulla pacificazione del paese è diretta all’altro competitor Giovanni Coppola che invece ne ha fatto un punto del suo progetto politico. Così come l’accenno alla politica come servizio è un modo “diplomatico” di criticare chi – i suoi avversari – avrebbe invece utilizzato la politica per interesse di parte. “Valderice – ha rimarcato Stabile – deve ripartire e deve farlo con la buona politica. Valderice può e deve crescere”. Ed il candidato sindaco ha subito pigiato sull’acceleratore sul fronte programmatico: litorale costiero, impianti sportivi, turismo di qualità, nuovi servizi ai cittadini”. E così per Stabile “Bonagia deve mantenere la sua caratteristica di borgo marinaro e sviluppare le sue potenzialità turistiche rispettando la sua storia, non può diventare la movida trapanese. Il turismo è in crisi. Nel periodo 2016-2017 c”è stato un calo di turisti del 41%. Un dato allarmante. Dobbiamo puntare ad un turismo di qualità che sia in grado di lasciare risorse sul nostro territorio. Lido Valderice è abbandonata. Così come le frazioni. Abbiamo l’obbligo di essere presenti in queste realtà. Il nostro paese deve tornare ad essere il fiore all’occhiello dell’agro-ericino, anche con una collaborazione a rete con gli altri Comuni”. Stabile sa che dovrà difendersi dall’obiezione che fino a poco tempo fa era dalla stessa parte di chi ha amministrato la città e propone la candidatura di Coppola: “Nessuna paura a dire che abbiamo provato a condividere un percorso ma poi ci siamo accorti che non era possibile farlo. Noi non siamo burattini di nessuno”. Ma il candidato sindaco non ha voluto scoprire le carte sul burattinaio o sui burattinai: “Non so chi siano. Ricordo a tutti che eravamo pronti alle primarie ma ci sono state negate perché il candidato che avevano contribuito a scegliere non era gradito”. Quel candidato era il consigliere Paolo Grammatico. “Eletto – ha dichiarato Stabile – nelle loro liste”. All’altra obiezione che dunque al suo posto doveva esserci Grammatico, Stabile ha spiegato che si è trattato di “una scelta personale e familiare che va rispettata”. Di giunta ed assessori – ha garantito Stabile – non ne ha ancora parlato con i suoi alleati. All’incontro con i giornalisti, al Resort “Venere di Erice”, il candidato sindaco ha voluto ribadire più volte che la sua candidatura è un atto d’amore nei confronti del suo territorio ed una assunzione di responsabilità per liberarlo “dall’immobilismo politico dell’attuale amministrazione”.

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