BIRGI, ASSESSORE TURANO: “NUOVA GARA SICURA. ECCO QUEL CHE E’ ACCADUTO IN QUESTI GIORNI”

10 Febbraio 2018

“La gara si farà di sicuro”. L’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, presente all’iniziativa organizzata dal Comitato per il monitoraggio e la salvaguardia dell’aeroporto di Birgi, che si è svolto stamattina, nella sala conferenze del Seminario Vescovile, ha provato a fare chiarezza sulla vertenza Birgi. “Martedì prossimo – ha aggiunto – verrà definita la bozza di decreto. E’ stato necessario modificarlo per cambiare tutte le percentuali relative ai Comuni dopo il no di Trapani e Castelvetrano”. E’ il decreto che dà il via libera ai 14 milioni di euro che la Regione ha stanziato per Birgi, nei prossimi 3 anni. Ed è il finanziamento che dà corpo alla nuova azione di co-marketing. Turano ha invitato, per martedì, “un rappresentante del Comitato ed un rappresentante dei sindaci”. Per quanto riguarda i primi cittadini sarà il sindaco di Favignana a rappresentarli come presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale. “Parleremo con la dottoressa Di Fatta”, che il Presidente della Regione Nello Musumeci ha nominato nel nuovo consiglio d’amministrazione dell’Airgest. La via della nuova gara è obbligatoria, dopo la sentenza del Tar di Palermo che ha dato ragione all’Alitalia, bloccando le procedure di gara che avrebbe assegnato il nuovo co-marketing alla Ryanair, unica società che ha partecipato alla procedura ristretta, mentre l’Alitalia si è fermata alla manifestazione d’interesse per poi, però impugnare il bando. La nuova gara, pur adottando percorsi straordinaria previsti dalla legge, rischia comunque di colpire duramente la stagione estiva, che dovrebbe essere già programmata. Da qui la proposta di una soluzione tampone, che tuttavia non è stata formalizzata. La proposta in campo, in attesa della nuova gara, porterebbe i Comuni, attraverso il Distretto Turistico, a finanziare quel che resta della stagione estiva, con una sorta di contributo straordinario per evitare che la cosiddetta “summer” venga azzerata con tutti i risvolti negativi che si preannunciano per le strutture turistiche del territorio. Il Comune di Erice e di Favignana hanno già dato la loro disponibilità a seguire questa soluzione tampone. Ma è fondamentale che vi sia il disco verde della Ryanair. Turano, nel suo lungo intervento, ha difeso il bando, bocciato dal Tar, dalle critiche della platea e dalle critiche che erano piovute sull’Airgest in questi giorni. “Il bando – ha sottolineato – è stato copiato. E’ quello che è stato utilizzato per l’aeroporto di Pescara. Bando fatto dalla Regione Abruzzo. Ma lì l’Alitalia non ha avuto nulla da dire e non ha presentato alcun ricorso”. E sull’ex compagnia di bandiera italiana l’assessore è stato durissimo: “Era stata invitata a fare l’offerta ma non l’ha presentata. Il bando era a salvaguardia dell’aeroporto perché chiedeva la garanzia di risultato. Io ti dico milioni di euro, ti indico le tratte che voglio e tu mi garantisci un numero di passeggeri, da considerare rispetto a ciò che è stato in passato. Ma qui l’Alitalia non era d’accordo. Garantiva le tratte che erano state indicate nel bando dall’Airgest ma senza impegnarsi sul numero di passeggeri”. Anche sui dubbi che hanno colpito il sistema del co-marketing l’assessore è stato perentorio: “Mi devono spiegare perché in tutti gli altri aeroporti il co-marketing funziona e nessuno dice nulla ed invece qui non si può fare. Qui diventa aiuto di Stato, dalle altre parti no e l’Alitalia non ha nulla da dire. La sentenza del Tar ha ripreso, in parte, le obiezioni del commissario del Comune di Trapani Francesco Messineo. Bene, Messineo non ha fatto gli interessi di questo territorio. E’ vero che ci vogliono 2 milioni di passeggeri per arrivare ad un bilancio in pareggio. Ma per avere più passeggeri ci vogliono più soldi. Finora in questo aeroporto ha investito soltanto il pubblico. Dove sono i privati. Negli altri aeroporti il co-marketing non è affidato soltanto alla mano pubblica, ci sono gli imprenditori privati che hanno deciso d’investire. E’ una questione di mentalità, di cultura, che non riusciamo a superare. Devono essere sempre gli altri a doverci risolvere i problemi”. Con il nuovo schema delle somme da trasferire ai Comuni ed il  nuovo decreto per trasferirle ai Comuni ed in seguito all’Airgest si chiude il cerchio che dovrebbe ridare slancio all’aeroporto di Birgi. “Noi – ha rimarcato Turano – non finanziamo la Ryanair, tanto per essere chiari, ma un piano d’incremento turistico che passa attraverso i Comuni, che decidono di concretizzarlo attraverso l’aeroporto ed il sito che fa riferimento alla Ryanair. Si tratta di promozione turistica. Perché loro, ad esempio, è non Alitalia, perché, dando dei numeri, se il sito di Alitalia ha centomila contanti, quello della compagnia aerea irlandese ne ha un miliardo, in proporzione, non sono numeri veri ma che lasciano intendere perché si sceglie una cosa rispetto ad un’altra. Noi, per essere chiari, non finanziamo compagnie aree, ma progetti di sviluppo turistico”.

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