REGIONALI, BUSALACCHI: “LAGALLA ED ARMAO DA PROTAGONISTI A COMPRIMARI PER UN ASSESSORATO”

2 Settembre 2017

Sovranità nazionale e di conseguenza sovranità siciliana. Il candidato alla presidenza della Regione Franco Busalacchi ha partecipato all’assemblea della Confederazione per la Liberazione nazionale che si sta svolgendo a Chianciano Terme. Con lui, una delegazione del movimento “Noi Siciliani” formata da Beppe De Santis, Nino Galloni, Pietro Attinasi e Roberto Garaffa. “Il nostro scopo – ha rimarcato Busalacchi – è far ripartire il Mezzogiorno attraverso l’attuazione della sovranità nazionale e, di conseguenza, la sovranità siciliana perché il nostro Statuto autonomo è parte integrante della Costituzione. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di ripristinare lo status federale che, sebbene sia stato ottenuto dalla Sicilia nel 1946, la classe politica che ha governato l’Isola negli ultimi 60 anni ha fatto in modo che non fosse mai applicato”. Busalacchi picchia duro sull’accordo unitario nel centrodestra che ha portato alla candidatura unitaria di Nello Musumeci. L’ex dirigente regionale se la prende con gli alleati di Musumeci, Gaetano Armao e Roberto Lagalla. “Lagalla e Armao – ha polemizzato Busalacchi – da protagonisti retrocedono al ruolo di semplici comprimari in cambio della promessa di un assessorato. Così tristemente sbollisce l’indignazione dei siciliani di Armao e svapora l’idea Sicilia di Lagalla. E i siciliani? E che gliene importa. Quella in corsa è un’operazione costruita come prototipo da testare in vista delle elezioni politiche nazionali. Ovviamente, dei bisogni dei siciliani neanche se ne parla”.Come quello di una rete ferroviaria al passo coi tempi. Busalacchi non fa prigionieri: “È vergognoso che Trenitalia, invece di adeguare le infrastrutture siciliane per l’alta velocità, continui a operare tagli al trasporto ferroviario dell’Isola. Condivido e sottoscrivo la battaglia del sindacato Orsa regionale che da solo si batte per il diritto dei siciliani a una mobilità all’altezza del resto del Paese, mentre il Governatore Crocetta è troppo distratto dalla bagarre elettorale per preoccuparsi di far rispettare il contratto di servizio siglato con Rete ferroviaria Italiana e il nostro diritto alla continuità territoriale”.

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