TRAPANI, GIACHETTI E FARAONE FIDUCIOSI. “SAVONA PUO’ FARCELA”

19 Giugno 2017

Il Pd ha tracciato la sua Linea Maginot. La città deve avere un sindaco. Trapani non può permettersi il commissariamento. Il candidato sindaco Pietro Savona sarà attento alle forze politiche, sociali e civiche che contribuiranno a superare il quorum del 50% più di votanti. I Dem, nel pomeriggio, hanno schierato il vicepresidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti ed il sottosegretario al Ministero della Salute Davide Faraone. Pd compatto, con tutti i sindaci del partito, anche quelli di area, pronti a sostenere la battaglia per il quorum. Finora dalle forze politiche protagoniste del voto dell’11 giugno non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario. Forza Italia, quasi in un crescendo rossiniano, oggi è arrivata a chiedere il ritiro dello stesso Savona dalla competizione elettorale perché ritenuta ormai ampiamente falsata dagli avvenimenti di questi giorni. Il Psi ha aperto il dialogo ma l’onorevole Nino Oddo in un post per chiarire la posizione del suo partito non ha certo usato toni concilianti, bollando l’iniziativa Dem come mossa della disperazione. I CinqueStelle sono distinti e distanti da tutti: dal Pd e Savona, da Fazio e dal senatore D’Alì. Lasciano ai trapanesi l’incombenza di scegliere senza alcuna indicazione. Sicilia Futura, con il suo segretario organizzativo regionale Giacomo Scala ha invitato il Psi di Nino Oddo a votare per Savona. Contrari ad un’elezione di Savona i movimenti che hanno sostenuto l’ex sindaco Fazio. Il Pd è pronto ad affilare le armi anche se la sfida è difficile. Giachetti e Faraone hanno mostrato tutta la loro fiducia ed il partito è mobilitato per tentare, comunque, di ribaltare un risultato che appare, ai più scontato.

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