CASTELVETRANO 2, RELAZIONE IMPIETOSA, COMUNE NELLE MANI DELLA MAFIA PER I COMMISSARI

16 Giugno 2017

“Forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione”. Ed ancora: “Sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalità e su forme di condizionamento degli stessi”. C’è scritto questo ed altro ancora nella relazione del Ministro dell’Interno che ha poi portato allo scioglimento del Comune di Castelvetrano per infiltrazioni mafiose. Relazione frutto di un’altra relazione, quella del Prefetto Giuseppe Priolo, che l’ha definito dopo avere verificato e letto l’esito dell’accesso agli atti del Comune. Una relazione impietosa che colpisce duro la politica castelvetranese. Si fa più volte riferimento alla “continuità amministrativa” dalla fine degli anni Novanta ad oggi. Vengono messi in discussione appalti ed atti amministrativi, come le consulenze, sia a titolo gratuito che onerose, che sono state assegnate dall’ex sindaco Felice Errante. Vengono presi in considerazione appalti vinti da ditte che erano nell’albo di fiducia del Comune ma anche nell’elenco delle ditte con misure interdittive antimafia. Sotto tiro anche le parentele ed i rapporti diretti o indiretti con la criminalità organizzata. Una relazione impietosa che prende di mira anche lavori, servizi e forniture con l’affidamento diretto nell’80% dei casi a ditte che vengono definite “controindicate”. Nel settore urbanistica ed edilizia la commissione ha rilevato “gravi anomalie ed irregolarità”.

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