OPERAZIONE “MARE MONSTRUM”, FAZIO RISPONDE AL GIP

24 Maggio 2017

Soltanto poco dopo le 16 è stato chiuso il verbale d’interrogatorio. Da un lato Mimmo Fazio con il suo legale Michele Cavarretta, dall’altro il giudice per le indagini preliminari Marco Gaeta. Interrogatorio cominciato verso le 11, con una breve pausa, e con tante domande e tante risposte. L’ex sindaco, così come hanno già fatto l’armatore Ettore Morace in carcere al Pagliarelli ed il funzionario regionale Giuseppe Montalto, ha deciso di rispondere alla domande del Gip. Una linea di apertura e di collaborazione che unisce le tre persone raggiunte da provvedimenti restrittivi. Fazio e Montalto sono ai “domiciliari”. L’onorevole è accusato di essere la longa manus di Morace all’interno della Regione e di avere difeso e tutelato gli interessi dell’imprenditore in cambio di favori, benefit e posti di lavoro. Accusa che Fazio ha respinto su tutta la linea. Dall’arresto all’interrogatorio, assieme al suo avvocato, ha costruito la sua difesa sottolineando i legami forti e duraturi che lo legano alla famiglia Morace. Un rapporto fortemente amicale che non era per nulla nascosto. Un rapporto amicale che si è dipanato negli anni con atti concreti ed in diverse fasi temporali, con Fazio che ha avuto anche responsabilità ed incarichi diversi da quelli rivestiti negli ultimi tempi. Un vincolo forte e solidale che poco prima dell’operazione “Mare Monstrum”, ad esempio, l’aveva portato ad essere oggetto di una pesantissima polemica, sfociata soprattutto sui social, per il suo giro di campo al Provinciale, assieme al presidente del Trapani Vittorio Morace ed al figlio Ettore, prima della gara Trapani-Cesena. Fazio a supporto ed a sostegno della sua tesi difensiva ha consegnato un dossier documentale per dare riscontro alle sue dichiarazioni davanti al Gip. Altro elemento che lega i tre interrogatori – Morace, Montalto, Fazio – è l’assenza di ammissioni rispetto alle contestazioni dei magistrati. C’è così una diversa interpretazione dei fatti in discussione. La richiesta di revoca del provvedimento restrittivo sta nella logica delle tre difese che si muoveranno comunque autonomamente e nel rispetto di ogni singola tesi difensiva nella necessaria richiesta.

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