ERICE, SINATRA, IL NUOVO OSPEDALE ED IL COMMISSARIO DELL’ASP BAVETTA

27 Aprile 2017

Non vuole partecipare alla polemica distanza ma capire. Tra l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi ed il senatore Antonio D’Alì da una parte, ed il senatore grillino Maurizio Santangelo dall’altra, il candidato sindaco di Erice Maurizio Sinatra inaugura una terza via sulla realizzazione di un nuovo Ospedale a Trapani – quello attuale si trova nel territorio di Erice. Sinatra prende spunto dalle dichiarazioni del commissario dell’ASP Giovanni Bavetta per aprire un nuovo fronte di riflessione: “Bavetta dice e scrive che l’Ospedale Sant’Antonio Abate così com’è è insicuro ed insufficiente a rispettare i nuovi parametri generali della rete ospedaliera siciliana. Aggiunge che i lavori di ampliamento sono dunque necessari ed in linea con il progetto esecutivo da 13 milioni di euro. Sottolinea poi che è necessario programmare per guardare al futuro. Concordo con lui”. Da qui però Sinatra rilancia la palla nel campo di Bavetta: “Mi chiedo però da candidato sindaco e spero poi da sindaco di Erice quale possa essere l’utilizzo di una struttura, quella del Sant’Antonio Abate, che verrebbe dismessa per il nuovo Ospedale. E’ come si dice roba dell’ASP, ma insiste sul territorio ericino. I miei concittadini, ed io stesso, sono sicuro, vorranno sapere cosa accadrà ad una struttura che comunque sta per essere ampliata e ristrutturata per poi lasciare spazio a qualcos’altro, ad un nuovo Ospedale”. Accogliendo fino in fondo l’invito di Bavetta al confronto il candidato sindaco di Alleanza Civica per Erice punta la sua attenzione su un’altra struttura al centro dell’attenzione: “Già che ci siamo sarebbe interessante sapere che idea ha l’ASP del <<Rocco La Russa>>, struttura ormai abbandonata al suo destino da decenni. In tempi non sospetti, intendo dunque in tempi non elettorali, s’è parlato di un progetto per la realizzazione di un centro di lungodegenza, settore della sanità monopolizzato da esperienze e professionalità di chiaro riferimento palermitano. Anche questo è futuro ed andrebbe affrontato con una programmazione di merito”.

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