BIRGI, IL SENATORE D’ALI’ E SAVONA CONTRO IL SINDACO DI PALERMO ORLANDO

17 Marzo 2017

La tesi del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in piena campagna elettorale per le Amministrative di primavera: l’aeroporto di Birgi non ha futuro se non trova un accordo con il “Falcone e Borsellino”. E chiaramente alle condizioni di Palermo. Birgi non riesce a finanziarsi. Palermo di autofinanzia. Di conseguenza – è l’Orlando-pensiero – c’è chi può programmare e chi invece deve adeguarsi. Non è per nulla d’accordo il senatore di Forza Italia Antonio D’Alì: “La sortita del Sindaco Orlando, che è un misto fra ignoranza dei fatti, presunzione di competenza e nota arroganza territoriale, la dice lunga. La sua eventuale rielezione a Palermo e la concomitante elezione di sindaci non adeguati nella nostra città, infatti, metterebbe in difficoltà l’intero sistema dei trasporti della Sicilia Occidentale e di Trapani in particolare. Ciò è evidente anche nella subordinazione del nostro porto, voluta dai Governi di sinistra nazionale e regionale”. D’Alì rilancia: “Della opportunità di una collaborazione tra l’aeroporto palermitano e quello di Trapani-Marsala, abbiamo tracciato, già da tempo, le possibili dinamiche. Ritengo che le due realtà meritino pari dignità, considerati i dati di rilancio del nostro scalo. Un rilancio figlio del sacrificio e della determinazione dell’intera popolazione della provincia di Trapani, ma anche dell’impegno del centrodestra trapanese. Non certo, piuttosto, di magnanimi atteggiamenti da parte della politica palermitana”. L’aria di campagna elettorale si fa sentire sempre di più ed “esplode” nelle conclusioni del senatore: “Rivendichiamo con orgoglio, dunque, i risultati di sviluppo seri e concreti del nostro aeroporto. Gli incrementi di settore, soprattutto nel turismo, ed economici complessivi, sono stati documentati in maniera evidente, negli ultimi anni. Peraltro, sono di gran lunga superiori a quelli che non può certo esibire il sindaco Orlando, al termine del suo lunghissimo periodo di gestione della città di Palermo”. Da qui la stoccata: Siamo certi che su questa linea di difesa degli interessi del territorio trapanese e della sua dignità, troveremo interventi parimenti determinati da parte della deputazione regionale eletta in questa provincia”. Fuoco incrociato su Orlando. Anche il candidato sindaco del Pd di Trapani Pietro Savona alza le barricate sull’aeroporto di Birgi: “L’idea di annessione non ha senso. Farebbe bene Orlando, prima che occuparsi di altro, a rendere legittimo il proprio assetto societario, a provvedere al risanamento economico della azienda aeroportuale di cui il Comune di Palermo è socio, e capire le motivazioni per cui l’aeroporto di Catania rimane riferimento in Sicilia per dimensioni di traffico. L’aeroporto di Trapani rappresenta un asset fondamentale per lo sviluppo del territorio e nessuna forma di prevaricazione potrà essere consentita a danno dello stesso, semmai sarebbe necessario spingere la Regione affinché si possa fare sistema di tutte le realtà aeroportuali che dovrebbero operare non in conflitto ma in sinergia tra di loro”. Savona invita il sindaco di Palermo ma anche la politica regionale ad affrontare quello che ritiene sia il vero problema che accomuna tutte le realtà dell’Isola: “Il problema principale è la capacità di attirare i flussi turistici piuttosto che litigare sulla spartizione del poco turismo che arriva, e per questo ci si deve impegnare. Sullo stato di salute del turismo in Sicilia i numeri dicono già tutto: la Regione vale appena il 4 per cento di presenze – 14,5 milioni all’anno – e il 4,4 per cento di arrivi, includendo i pendolari, del totale nazionale”.

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