TRAPANI, L’ODISSEA DELLA SEPOLTURA DEI MORTI. L’APPELLO DELL’EX CONSIGLIERE TARANTINO

13 Febbraio 2017

“E’ davvero deludente, quel che segnalavo 20 anni fa con atti ispettivi e documenti continua ad essere d’attualità”. L’ex consigliere comunale Salvatore Tarantino fa riferimento alle condizioni del cimitero comunale. “Qualche giorno fa – ha sottolineato – un cittadino, con una lettera aperta poneva il problema dell’obitorio dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Probleam serio e reale. Ma c’è da aggiungere che non finisce qui. Perchè poi al cimitero si apre un nuovo capitolo, quello della sepoltura. Ed è una odiessea, un calvario. Vi invito a recarvi nell’area di deposito. Sembra un condominio”. I ritmi di sepoltura e le condizioni per portarla a termine non corrispondono al numero di morti che arrivano nella struttura comunale, che vengono necessariamente “conservati” in quello che viene ormai indicato – con un termine duro per il momento e la circostanza – un deposito. “La gente – ha aggiunto Tarantino – rimane in atesa di poter seppellire il proprio caro senza sapere quando. Entrare in quella stanza è una esperienza che segna, che amareggia, decine e decine di bare che attendono quel che in altri posti è la nomralità e che qui diventa il raggiungimento di una faticosa meta”. L’ex consigliere indica una delle soluzioni che potrebbero invertire la tendenza negativa e rimanda, ad esempio, alla parte del cimitero che viene indicata come monumentale. La verifica delle concessioni anche in questa parte di cimitero potrebbe liberare nuovi posti da utilizzare per seppellire chi è ancora nel deposito. Tarantino vorrebbe fare chiarezza anche sugli oneri che vengono pagati per l’iter di sepoltura. “Mi chiedo – ha concluso – come vengono impiegate le risorse che entrano nelle casse del Comune?”.

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