RETE OSPEDALIERA, IL SEGRETARIO PD CAMPAGNA METTE L’ELMETTO E DIFENDE GUCCIARDI. CHIAREZZA SUL CASO MAZARA

12 Gennaio 2017

Il Pd trapanese e quello mazarese in particolare si sentono sotto assedio dopo l’annuncio e la verifica del contenuto del nuovo piano della rete ospedaliera e, come accade in guerra, sono passati al contrattacco. La strategia l’ha delineato il segretario provinciale Marco Campagna. La rete pone gli ospedali di Trapani e Mazara come DEA di primo livello (Dipartimento Emergenza-Accettazione), gli ospedali di Castelvetrano, Alcamo e Mazara del Vallo come strutture sanitarie di base ed accorpa quello di Salemi a Trapani. Pantelleria ha una storia a sè ed è un ospedale di comunità. Rete contestata, soprattutto a Mazara, con il consigliere del Psi Francesco Foggia che ha aperto più fronti: Facebook, comunicati ufficiali, polemiche pubbliche. In sintesi: sono stati spesi 40 milioni di euro per un ospedale all’avanguardia, ma il nuovo “Abele Ajello” è stato “scippato” e penalizzato a favore di altri, in particolare di Marsala, promosso DEA di primo livello. Foggia aveva già attaccato sulla radioterapia, semplice a Mazara dove c’è già la struttura per ospitarla, complessa a Trapani dove devono ancora partire i lavori. L’anuncio della nuova rete definita dall’assessore regionale Baldo Gucciardi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per l’esponente socialista che ha sparato ad alzo zero, amplificando la sua protesta e portando già ieri l’assessore Gucciardi ed il manager dell’ASP di Trapani Fabrizio De Nicola a provare a smentirlo con dati e strategie operative. Ma il Pd ha deciso di difendere il suo assessore accettando la sfida e non soltanto provando a motivare le scelte dell’assessorato. Ecco perché il segretario Campagna considera la nuova rete ospedaliera espressione di “una battaglia di valori e di coraggio per realizzare il futuro della sanità in provincia di Trapani senza sfuggire alle difficoltà del presente”. “Una rete – ha aggiunto . che nel rispetto delle normative nazionali pone al centro delle sue scelte le persone, la cura del paziente attenta ed efficiente, realizzando reti spazio-temporali che garantiscono sicurezza d’interventi e alta specialità in maniera adeguata in tutto il territorio provinciale”. Anche Campagna fa riferimento alle polemiche sui social: “Post pieni di menzogne e calunnie”. Conclude definendo le linee guida del piano che consentiranno, a suo dire, “l’incremento della dotazione organica attraverso i concorsi per colmare le carenze di personale determinate dal blocco delle assunzioni”. Il Pd di Mazara del Vallo, con il suo segretario cittadino Teresa Diadema è entrato invece nel merito delle polemiche: “Mai sostenuto che quello di Mazara sarebbe stato un DEA di primo livello per il semplice motivo che al presidio di Mazara mancano i requisiti per tale classificazione, in quanto Mazara, città di 50.000 abitanti, non potrebbe mai raggiungere un bacino di utenza di 150.000 abitanti, come prevede il decreto Lorenzin. L’ospedale di Mazara non ha dunque subito alcun declassamento o depotenziamento, nascendo, per caratteristiche territoriali, come ospedale di base. Per questo motivo, il secondo pronto soccorso della provincia di primo livello non poteva che essere Marsala, che ha un bacino d’utenza doppio rispetto a Mazara”. Ma i Dem ci tengono a sottolineare che anche se Mazara non è DEA di primo livello “è stato strutturato come se lo fosse”. Il Pd spiega anche il perché: “L’ospedale di Mazara ha infatti un Pronto soccorso di base, come classificato dalla precedente rete, che è fondamentale nella rete delle emergenze-urgenze, e non un <<misero pronto soccorso>> come alcuni fantasiosi mistificatori della realtà vorrebbero far credere, ma è stato addirittura potenziato rispetto a prima con le seguenti strutture: 1) pronto soccorso, struttura complessa, 2) medicina generale, struttura complessa, 3) ortopedia e traumatologia, struttura complessa, 4) chirurgia generale, struttura complessa, 5) cardiologia struttura complessa con Utic, cioè unità di terapia intensiva coronarica, 6) oncologia, struttura complessa, 7) farmacia, struttura complessa, 8) direzione sanitaria, struttura complessa”. I Dem vanno avanti: “A questi si aggiungono i reparti di oculistica, psichiatria, lungodegenza, riabilitazione, radiologia, patologia clinica. Ed ancora saranno strutture dipartimentali l’anestesia e la rianimazione, la radioterapia e la gastroenterologia. Un capitolo a parte viene scritto per la radioterapia ed è una risposta a muso duro a chi, come Foggia, aveva posto il problema della penalizzazione della struttura dell’Abele Ajello: “Come si comprende bene, la querelle che ha visto contrapporre la radioterapia di Mazara a quella di Trapani, e che è stata nei mesi scorso brandita come un’arma di scontro e di strumentalizzazione politica da parte di taluni che non si fanno scrupolo di usare i disagi e le aspettative dei cittadini come strumento di lotta politica per creare malcontento e disinformazione , ha cessato di esistere dal momento che entrambe le strutture, quella di Mazara e quella di Trapani, saranno dipartimentali semplici”. Anche il Pd finisce per avere le sue richieste pur confermando il sostegno pieno e consapevole non soltanto alla nuova rete ma soprattutto all’assessore Gucciardi. I Dem avrebbero voluto che “i reparti di ostetricia e ginecologia con l’Utin, la neonatologia e la pediatria avessero la possibilità di tornare all’interno del nostro ospedale, stante che la nuova  struttura prevede la loro allocazione, essendovi stati ubicati il complesso operatorio ostetrico-ginecologico, le sale parto, la stanzetta per una prima rianimazione neonatale, e le stanze di degenza, ginecologica e pediatrica”.

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