BIRGI, TAVOLO TECNICO PER L’ACCORDO CON RYANAIR. NELLE CASSE DEL LIBERO CONSORZIO UN MILIONE DI EURO PER L’AEROPORTO

5 Gennaio 2017

Tecnicamente è definito nell’atto dirigenziale, “accertamento di entrata della somma di euro 1.000.000”. Nella sostanza è la liquidazione del “contributo” che un emendamento alla minifinanziaria di maggio 2016 – emendamento presentato dagli onorevole Mimmo Turano e Mimmo Fazio – era riuscito a trasferire al Libero Consorzio Comunale di Trapani “per favorire l’incremento dei flussi turistici per l’aeroporto Trapani-Birgi ed il relativo piano di promozione”. I soldi sono dunque nelle casse dell’ex Provincia. L’atto dirigenziale è di fine d’anno ed il provvedimento della Regione è dello scorso 5 dicembre. Si tratta di parte del fondo di 2 milioni e 400 mila euro che l’ex Provincia custodisce per l’aeroporto. Il restante milione e 400 mila euro è frutto di un altro intervento all’Ars, che nel 2011, con gli aerei militari che lasciavano Birgi dopo averlo utilizzato per i raid in Libia contro Gheddafi, metteva a disposizione del necessario rilancio dello scalo trapanese un “contributo” di 2 milioni di euro. Una minima parte di questo fondo è stato speso e di conseguenza, sempre per incrementare i flussi turistici, ci sono 2 milioni e 400 mila euro. Soldi pronti all’uso, non certo espressione d’impegni futuri. Soldi che sarebbe immediatamente spendibili se vi fosse un progetto per raggiungere l’obiettivo del rilancio dei flussi turistici. Senza progetto – hanno fatto sapere dall’ente – i soldi rimarranno in cassa. Torna così in agenda – lo è sempre stato, ma ci sono state di mezzo le festività natalizie – il tavolo tecnico che il sindaco di Favignana e presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale Giuseppe Pagoto ha indicato come strumento operativo per arrivare alla meta finale: il nuovo accordo di co-marketing con Ryanair. Quello 2014/2016 sta per scadere, marzo-aprile 2017. La compagnia irlandese avrebbe voluto firmare la nuova intesa a novembre. Nel frattempo l’Ars ha approvato gli assestamenti di bilancio con 4 milioni di euro per Birgi ed un milione e mezzo per lo scalo di Comiso. Il governo Crocetta ha invece previsto nella Finanziaria 2017, che però sarà approvata a marzo, 5 milioni di euro per il 2018, e 5 milioni e mezzo per il 2019, con l’obiettivo di sostenere il co-marketing per Birgi, facendo dire all’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi che si sta definendo “un intervento di sistema che vada oltre le emergenze”. Per confermare il co-marketing dell’ultimo triennio sono tuttavia necessari almeno 5 milioni e mezzo di euro. I 4 milioni dell’assestamento di bilancio dovranno seguire un percorso preordinato: Regione, Comuni, accordo con Airgest, finanziamento del co-marketing. La norma che ha dato il via libera ai 4 milioni prevede una convenzione tra i Comuni e l’Airgest ed una triangolazione operativa tra assessorati, in particolare, Turismo, Economia ed Infrasttrutture. Ma finora da Palermo non è arrivato alcun provvedimento per rendere “operativo” il trasferimento del fondo di 4 milioni. I Comuni, almeno quelli che partecipano più o meno attivamente all’assemblea del co-marketing, finora coordinata dalla Camera di Commercio, hanno ribadito la loro volontà di sottoscrivere una nuova intesa con Ryaniar mantenendo lo sforzo finanziario di 2 milioni di euro all’anno per 3 anni (Iva esclusa). Ma anche in questo caso non c’è alcun atto concreto oltre alla dichiarazione d’intenti. Ecco perché il tavolo tecnico proposto dal sindaco Pagoto torna ad essere di estrema urgenza. Il primo cittadino avrebbe in animo di convocarlo o comunque di sponsorizzarlo con maggiore forte nei prossimi giorni se nessuno degli altri sindaci e protagonisti della vertenza Birgi prenderà l’iniziativa. Nell’ultima assemblea pre-natalizia Pagoto aveva definito anche i confini del tavolo: “Deve essere in grado di definire un progetto unitario per tutti i Comuni, con uno schema che venga condiviso nella definizione delle delibere. Ritengo che possa essere coordinato dai segretari generali dei Comuni più grandi”. Tavolo tecnico che dovrebbe unire i Comuni nella nuova azione di co-marketing e che dovrebbe poi confrontarsi con la Regione per l’utilizzo dei 4 milioni di euro. Tavolo che dovrebbe individuare anche il soggetto istituzionale che firmerà il nuovo contratto di co-marketing. La Camera di Commercio ha fatto un passo indietro perchè sta attraversando una fase di riforma della sua organizzazione che non le consente più di fare da capofila dell’intesa con Ryanair. Gli appelli al suo presidente Pino Pace – richiesta fatta dall’assessore Gucciardi e dall’onorevole Mimmo Turano – non sono stati finora raccolti da Pace. Il sindaco Pagoto, prima di proporre il tavolo tecnico, aveva indicato i tre soggetti che potrebbero assumersi la responsabilità della firma: Libero Consorzio, Camera di Commercio ed Airgest. L’ente di area vasta s’è sempre tenuto a distanza. L’ente camerale s’è fatto sentire con Pace che ha declinato l’invito, mentre il presidente di Airgest Franco Giudice è stato quanto mai chiaro. Firmerebbe soltanto se la Regione, azionista di maggioranza della società di gestione dell’aeroporto di Birgi, desse le necessarie garanzie per il rispetto dell’accordo con Ryanair. A due mesi dalla scadenza del contratto di co-marketing continuano ad esserci troppe incertezze che dovrebbero essere colmate al più presto. Birgi avrebbe la possibilità di sfruttare 8 milioni e 400 mila euro per il potenziamento dello scalo, ma nei fatti non c’è nulla di concreto. Un’altra partita aperta è quella dell’aumento di capitale dell’Airgest per ripianare i debiti, circa 16 milioni di euro. Nella Finanziaria 2017 c’è una prima tranche di 6 milioni di euro. La Regione è ormai con oltre il 60% di azioni. Qui si apre il capitolo dei privati che dovrebbero intervenire nell’aumento di capitale. Ma non è dato ancora sapere come e con quale intensità. Birgi e soprattutto la Ryaniar hanno mantenuto i patti. Da gennaio a novembre i passeggeri sono stati un milione e 400 mila, in linea con la stima di un milione e mezzo di passeggeri contenuta nell’accordo di co-marketing che sta per scadere.

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