TRAPANI, MANNINA: “CONGIURA DI PALAZZO CONTRO FAZIO”. SALONE: “ATTO DI RIVALSA DEL SINDACO”

20 Dicembre 2016

Un fronte in silenzio, pronto ad andare al sodo prima possibile con una votazione a scrutinio segreto ed un altro fronte che ha invece attaccato a testa bassa denunciando una manovra contro Mimmo Fazio. Il più esplicito è stato Vito Mannina: “L’aula si sta rendendo responsabile di una congiura di Palazzo, decisa in qualche salotto trapanese. L’avvocato del Comune, nella scorsa seduta, è stato chiaro. Dov’è quest’incompatibilità di Fazio? Si sta toccando il fondo”. Il suo compagno di gruppo Francesco Salone (I Ricostruttori) ha provato ad essere ancora più duro: “E’ un atto politico. E’ una rivalsa che il sindaco punta ad avere nei confronti dell’onorevole Fazio e lo sta facendo con inciuci e calcoli politici. Ma le battaglie politiche non si vincono con le scorrettezze”. Fronte pro Fazio che, assieme a lui, pur non riuscendoci, si è battuto per il voto palese sulla delibera sull’incompatibilità. Tra i due fronti contrapposti si è delineata una sorta di terza linea. Ne hanno fatto parte i socialisti. Il gruppo del Psi, in tempi non sospetti, s’è tirato fuori dallo scontro. Ha annunciato, qualche giorno fa, l’astensione sulla delibera ed ha confermato la sua linea in aula. S’è incaricato il capogruppo Domenico Ferrante a renderla ancora più chiara nel suo intervento: “Questa consiliatura è cominciata male e finisce peggio. Noi non vogliamo entrare nel merito di una vicenda che non ha nulla di politico. Non vogliamo entrare nel merito di una vicenda che rimane condizionata dalle polemiche e dalle contrapposizioni”. Terza via anche per Ninni Passalacqua: “Si è avuto paura di un avversario. Lo dice uno che gli ha fatto opposizione per dieci anni. A Fazio la campagna elettorale l’ha fatta Damiano quando tre anni e mezzo fa ha deciso di abdicare al governo della città delegandolo ad altri”. Denso di carica emotiva l’intervento di Enzo Abbruscato, rimasto silenzioso per buona parte della seduta. Il suo intervento, fortemente critico per ciò che è accaduto in aula, è stato interrotto da un momento di commozione che l’ha portato alle lacrime. “Con Fazio – ha sottolineato – abbiamo litigato per tanti anni e spero di poterlo continuare a fare. Ma nella vita ci sono momenti in cui bisogna credere in ciò che si crede e farlo fino in fondo per poter guardare in faccia i propri figli senza dover abbassare lo sguardo”. La terza via, rappresentata, da una parte da Passalacqua, dall’altra da Abbruscato, si è astenuta sulla richiesta di voto palese sulla delibera sull’incompatibilità mentre sul voto finale, il primo si è astenuto dal voto mentre l’ex capogruppo del Pd Abbruscato ha preso la scheda ed ha votato.

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