ERICE, MAURO ATTACCA IL PD DOPO IL CASO CAMPUS. QUERELA PSI A TRANCHIDA?

29 Settembre 2016

Il consiglio non ha approvato il Campus Universitario ed i rapporti politici tra Pd ed “Erice che Vogliamo” sono tornati ad essere in crisi. E’ ormai un dato politico ciclico e quasi sempre c’è stato e c’è di mezzo il Psi. I voti dei socialisti sarebbero stati determinanti per approvare la variante urbanistica, ma non si è trovato l’accordo – mediatore il Pd – ed ora volano gli stracci. Il Psi ha annunciato una conferenza stampa per domani mattina alle 11 nella segreteria dell’onorevole Nino Oddo. Ci sarà lui, i due gruppi consiliari del partito e la dirigenza comunale al gran completo. Per il momento ci sono invece le dichiarazioni del portavoce di “Erice che Vogliamo”” Gianni Mauro, che è anche assessore: “Il vaso è colmo. Il Pd ericino decida. Un piede in due scarpe non funziona più”. Sul Campus ma anche su altre vicende che hanno interessato l’amministrazione comunale di Erice si sono confrontati – da anni – due teorie del sospetto. Il sindaco Giacomo Tranchida ed i tranchidiani hanno sempre osteggiato e contestato la lunea moerbida nei confronti del Pd perché la ritengono foriera di un’alleanza futura che considerano irricevibile e che finirebbe per metterli in un angolo, anche a causa della impossibilità di ricandidarsi dello stesso Tranchida, ormai al suo secondo mandato consecutivo. Nel Pd si registra in settori sempre più ampi del partito il contro-sospetto che l’attacco al Psi sia strumentale e che abbia come vero obiettivo l’egemonia esterna sul Pd e sulle scelte che il partito intende fare. In questo contesto Mauro aggiunge che “Sosterremo un candidato di continuità con il programma avviato nel 2007”. E’ una conferma del veto sul Psi che non potrebbe sostenere un candidato sindaco che rivendica ma soprattutto che intende ripetere e consolidare l’espeienza amministrativa di Tranchida. Mauro mette in discussione anche l’alleanza con il Pd che veniva considerata un dato politico acquisito e sul prossimo candidato sindaco dice: “Sarà epressione del movimento? E perché no anche espressione del Pd? Non sappiamo. Ma di certo l’attuale andazzo ci lascia poche scelte. Di certo sappiamo che non ci potranno essere alleanze con chi, in questi giorni, con la sola forza dei numeri, ha bocciato il Campus”. Il portavoce chiama in causa anche i candidati alle primarie del Pd. Punta a farli uscire allo scoperto su questa vicenda ed a dire come la pensano. Richiesta che coinvolge l’attuale vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione Daniela Toscano più del suo “avversario” Franco Todaro. Ai tranchidiani ed a Tranchida non sono andate giù le dichiarazioni del segretario cittadino Gianrosario Simonte che ha lasciato intendere che la sua mediazione per ottenere i voti del Psi è stata vanificata dalle chiusure di sindaco e coalizione e che di conseguenza non c’era la volontà reale di coinvolgere l’opposizione che avrebbe dovuto approvare l’atto deliberativo quasi a scatola chiusa. Ai toni forti di Tranchida sul dialogo tra Pd e Psi – ha parlato di “putia” riferendosi ai rapporti tra alcuni dirtigenti del Pd ed i rappresentanti del Psi ed ha aggiunto che ci si trovava di fronte al rischio di condidere scelte con “la feccia della politica locale”. Affermazioni pesanti che sono al vaglio dei legali allertati dal Psi. L’onorevole Nino Oddo ma anche gli dirigenti del partito tirati in ballo pesantemente dal primo cittadino di Erice potrebbero decidere di continuare lo scontro in un’aula giudiziaria con la denuncia per diffamazione di Tranchida. “Sono affermazioni – ha dichiarato Oddo – inaccettabili che vanno ben oltre la dialettica politica anche aspra”. Ma Oddo pone anche un problema politico: “Il segretario del Pd Simonte ha dichiarato di nutrire disprezzo per le affermazioni di Tranchida, ma la sua replica al sindaco non può rimanere fine a se stessa. Mi auguro che l’azione politica del segretario Simonte sia coerente con ciò che ha affermato. Il Pd scopra le carte una volta per tutte”.

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