ERICE, ACQUA INQUINATA A RAGANZILE. TRANCHIDA CHIEDE L’INTERVENTO DEL PREFETTO

22 Gennaio 2016

Il sindaco di Erice Giacomo Tranchida non sa più cosa fare – oltre a ciò che ha finora fatto la sua amministrazione – ed ha deciso di chiamare in causa il Prefetto. L’acqua che arriva nel quartiere di Raganzile, nella zona di Casa Santa, è inquinata. L’approvvigionamento idrico “giunge – scrive il primo cittadino – per il tramite della conduttura gestita, ed ormai assolutamente fatiscente, dell’EAS per la distribuzione nelle case dei cittadini”. Tranchida ha già emanato una ordinanza “per vietare l’utilizo dell’acqua per il consumo umano”. Si è anche sostituito all’EAS con una serie d’interventi – a spese del Comune – per sezionare la condotta idrica alla ricerca della causa dell’inquinamento. Ma fino ad oggi. “nonostante il copioso investimento tecnico-finanziario – ha scritto il sindaco al Prefetto Leopoldo Falco – non si è ancora addivenuti alla definita risoluzione ed individuazione della scatenante e permanente concausa inquinante”. Tranchida rimanda alle riunioni che si sono svolte con i dirigenti dell’EAS e con gli amministratori condominiali per trovare una soluzione ma il confronto è stato senza alcun esito. Il Comune ha finora speso soldi per interventi che avrebbe dovuto fare l’EAS. ma l’ente è in crisi finanziaria e non riesce a dare una risposta adeguata a quella che è ormai da tempo una emergenza igienico sanitaria che – come ha sottolineato il primo cittadino – “potrebbe sfociare in problemi di ordine pubblico”. Da qui la richiesta d’intervento del Prefetto per istituire un tavolo tecnico che possa definire una strategia d’intervento per superare l’emergenza idrica che riguarda un’ampia area del Comune di Erice.

 

 

 

Notizie Correlate